Oddworld: Stranger’s Wrath HD Recensione per Switch

Oddworld: Stranger’s Wrath HD Recensione | Era il 1997 quando il primo capitolo della saga creata dallo studio di sviluppo Oddworld Inhabitants approdò originariamente su PlayStation e Windows. Da lì ne è nata una pentalogia che di certo i videogiocatori più veterani avranno almeno sentito parlare nei loro anni di carriera videoludica. Il team di programmazione ha difatti immaginato un’intero universo popolato da alieni dalle forme vagamente antropomorfe, intente a vivere avventure fuori dall’ordinario. Per gli iniziali 2 episodi della serie gli appassionati del franchise hanno visto come protagonista Abe, sfortunato ma simpatico mudokon (una delle razze extraterrestri) mentre cercava di salvare la propria vita e quella dei suoi compagni dalle grinfie dei Mattatoi Ernia. Successivamente questi soggetti sono stati temporaneamente abbandonati, ma solo per introdurre un nuovo personaggio nonché principale eroe di quest’opera riadattata recentemente per Nintendo Switch. Senza ulteriori indugi, vi diamo il benvenuto nel mondo di Oddworld: Stranger’s Wrath HD.

La storia parte fin da subito in maniera dinamica e coinvolgente, facendoci capire dal principio il carattere del campione che andremo a interpretare. Si tratta di Stranger, un misterioso cacciatore di taglie a cui non piacciono per niente pistole che fanno uso di polvere da sparo. La sua arma principale è infatti una balestra a doppio colpo, che non viene carica con normali frecce ma bensì con proiettili viventi. Nella fattispecie si tratta di piccoli animali come insetti o pipistrelli da scagliare contro i nostri nemici per stordirli o ucciderli sul posto. Essi potranno essere raccolti in giro per la mappa di gioco, e bisognerà fare attenzione a come usarli dato che li potremmo portare solo in numero limitato con noi.

Il corpo di Stranger è un’insieme di parti diverse come testa di leone, braccia da gorilla e zampe da centauro, e inoltre possiede una straordinaria forza fisica e agilità che sfrutta per catturare le sue prede. 

Superati i convenevoli, veniamo a conoscenza che il nostro avventuriero ha bisogno di un urgente operazione medica anche se a prima vista così non sembrerebbe. Il corpo di Stranger è un’insieme di parti diverse come testa di leone, braccia da gorilla e zampe da centauro, e inoltre possiede una straordinaria forza fisica e agilità che sfrutta per catturare le sue prede. Questo è uno dei misteri che accompagnerà l’utente per gran parte della storia, e che lo spronerà anche a continuarla per far luce sul suo passato oscuro e poco dettagliatoInizia così la nostra caccia nella sconfinata terra di Mongo Valley, alla ricerca di banditi da riportare vivi o morti (nel primo caso la ricompensa sarà maggiore) in un’ambientazione fortemente ispirata al Far West. Dovremmo comunque fare attenzione, poiché anche sulla nostra testa pende una ricompensa in caso di cattura e ad assegnarla è stato Sekto, furfante dai tratti che ricordano una seppia nonché l’antagonista principale.

Il gameplay di Oddworld: Stranger’s Wrath HD è il risultato dell’unione di due diversi stili di gioco, ovvero quello della prima e della terza persona. Il fruitore dovrà per l’appunto alternare queste due modalità per interagire con tutti gli elementi che lo circondano, ispezionare al meglio il territorio per poi entrare nel vivo dell’azione in classiche sparatorie FPS. L’habitat circostante sarà il nostro più prezioso alleato, sia per la necessità di rinvenire i diversi tipi di munizioni che per la possibilità di sfruttarlo per toglierci da situazioni per niente gradevoli. Barili esplosivi e macchinari come gru o enormi ventole ci semplificheranno non di poco la giornata nel ripulire il campo di battaglia dai vari criminali e arrivare così incolumi al boss di turno. Se comunque così non dovesse essere, una barra che si riempie nel tempo può all’occorrenza essere svuotata per ricaricare quella dell’energia vitale. Detta così risulterebbe facilissimo, ma invece l’opera si rivela già dopo le prime missioni più complicato di quanto possa sembrare. Superate le prime fasi, la difficoltà degli incarichi cresce a vista d’occhio ritrovandoci con nemici decisamente più organizzati e ben equipaggiati. Giocare di strategia diventa quasi essenziale, e gli animali che useremo come pallottole ci danno decisamente una mano per questo lavoro.

Nel nostro inventario potremmo disporre di diversi esseri, come le Bolamiti, grossi ragni che imprigionano la vittima con la propria tela per qualche secondo, dandoci così l’opportunità di agire come più vogliamo.

Nel nostro inventario potremmo disporre di diversi esseri, come le Bolamiti, grossi ragni che imprigionano la vittima con la propria tela per qualche secondo, dandoci così l’opportunità di agire come più vogliamo. Se invece volete optare per uno stile più tattico, allora gli Scoiattoli fanno al caso vostro, attraendo uno o più nemici in un unico punto per poi farli cadere in trappola dagli Sferoide. Le Puzzole stordiranno più nemici in una volta sola, mentre le Api potranno essere sparate come una mitragliatrice. Non mancano ovviamente proiettili per quei banditi di stazza più grande, come i Pipistrelli Esplosivi o gli Armadilli capaci di infliggere molti danni in un sol colpo.

In ogni caso a stimolare il giocatore a continuare quest’avventura sarà più la trama in se e le sfide proposte che le meccaniche di gameplay. Le fasi platform dimostrano per l’appunto alcune mancanze e non riescono a soddisfare pienamente quel senso di realizzazione che si prova nel superare un determinato livello, e gli incarichi proposti non spiccano di certo per diversità. La telecamera fa fatica a muoversi negli spazi ristretti e certi tipi di animazioni (come il salire una corda) non sono propriamente il fiore all’occhiello di questo titolo. I combattimenti, i quali dovrebbero essere incentrati molto sulla strategia, risultano essere alla lunga frustranti a causa di pochissimi nascondigli dove rintanarsi e al fatto che una volta circondati non si abbia praticamente nessuna chance di salvarsi. Ciò non di meno questa versione rimasterizzata per Switch di Oddworld: Stranger’s Wrath HD trova i propri punti di forza nelle migliorie che gli sono state implementate per trasportarlo su questa console. Con un frame rate sui 60fps abbiamo potuto testare il titolo senza cali d’immagine con passaggi di scena fluidi e con tempi di caricamento praticamente nulli. Il sistema di puntamento basato sul giroscopio, ovvero sul reale movimento della piattaforma nello spazio, ci ha fatto capire l’impegno che il team di sviluppo ci ha messo per renderlo più idoneo a un pubblico abituato a certe funzioni. La grafica è stata nettamente ripulita rispetto all’originale, e può essere ulteriormente schiarita e resa più nitida grazie ai vari comandi nelle impostazioni di gamma del colore. Il doppiaggio è interamente in inglese, con vari sottotitoli in diverse lingue che appaiono però solo durante le cutscene principali. Su questo punto l’azienda ha voluto comunque precisare che successivamente al lancio del gioco sul mercato, verrà fatto un aggiornamento che implementerà le suddette anche durante le normali conversazioni.