Proprio come il primo capitolo, The Last of Us Part II (qui la nostra recensione) chiuderà la sua rispettiva generazione essendo una sorta di meraviglia tecnica. Dall’incredibile grafica al folle livello di dettagli che il 90% dei giocatori probabilmente non noterà mai, è davvero un’impresa tecnica da vedere. E che tipo di lavoro serve per creare qualcosa di questo livello? Un sacco, questo è certo.
Come compilato da MobyGames, la lunga lista di crediti del gioco mostra quante persone hanno lavorato al suo sviluppo. Complessivamente, oltre 2.000 sviluppatori hanno lavorato al titolo in qualche modo (2.169 per l’esattezza). E questo ha comportato anche coinvolgere 13 società di outsourcing. È sicuramente una produzione enorme, anche se non inaudita. Red Dead Redemption 2 della Rockstar, per esempio, aveva quasi 8.000 sviluppatori elencati tra i suoi crediti. E vale la pena ricordare che non tutti gli sviluppatori ci hanno lavorato per l’intero ciclo di sviluppo di 4-5 anni.
Una buona parte di queste persone probabilmente ha avuto un solo lavoro, finito e poi passato, soprattutto dal lato dell’outsourcing. Tuttavia, è una quantità incredibile di manodopera da gestire per qualsiasi progetto. Il gioco ha goduto del più grande lancio del 2020, quindi molto probabilmente è stato un successo per tutti i soggetti che immagino. Il gioco è ora disponibile solo su PlayStation 4.
