I Fantastici 4 non sono mai stati particolarmente fortunati nelle loro incarnazioni su celluloide, è pertanto naturale che l’annuncio del loro reboot, Fantastic 4, abbia sin da subito scatenato un putiferio di commenti e opinioni. Tra un cambiamento etnico di Johnny Storm e una goffa rivisitazione del perfido Von Doom, il film è riuscito ad accattivarsi quasi esclusivamente attenzioni negative e disinteresse, obbligando la 20th Century Fox a premere sul tasto del marketing selvaggio pur di fare cambiare idea all’utenza. Dopo mesi di questa attesa logorante, investitori e spettatori hanno finalmente potuto affrontare il debutto del lungometraggio e i suoi rispettivi incassi, scoprendo che le aspettative, per quanto misere, si siano rivelate ancora ottimistiche.
I cauti analisti avevano previsto che il botteghino statunitense avrebbe raggranellato la “modesta” cifra di 40 milioni di dollari (i precedenti film si aggiravano sui 52 e 58) dal lancio, ma le cose sono andate oggettivamente male con un week-end di incassi che si è arrestato ai 26.2 milioni. Il flop dei Fantastici 4 è doppio, se si considera che le poche persone che lo hanno visionato si sono lamentate su ogni social network scrivendone recensioni terrificanti; su CinemaScore, per esempio, gli iscritti hanno assegnato il voto “C-“, considerando l’esperienza ben al di sotto di DareDevil (B), Catwoman (B) e Batman&Robin (C+).
Ora, come di rito, tutti si sgomitano per scaricarsi vicendevolmente la colpa del fallimento. Il nome in prima linea è quello del regista Josh Trank che, nonostante cerchi di difendersi asserendo gli studios abbiano commercializzato una versione del film da lui non approvata, è al centro del ciclone anche a seguito di diversi problemi sul set che hanno spinto i collaboratori a considerarlo un individuo talentuoso, ma senza alcuna formazione. Trank ha precedentemente abbandonato le riprese di uno dei nuovi Star Wars per seguire “opportunità creative” non meglio specificate, accattivandosi il rancore di parecchie figure all’interno del panorama hollywoodiano.