Scarlet Nexus Recensione: la storia di due eroi collegati dal filo rosso del destino

Versione Xbox Series X

Scarlet Nexus Recensione Versione Xbox Series X| Ultimamente nel mondo dei videogiochi è diventato comune riesumare grandi capolavori del passato e farci una remastered. Specie per gli editori più grandi, i quali spesso hanno già serie pluripremiate e longeve, che probabilmente preferiscono non “rischiare” col lancio di una nuova IP. Recentemente, come ben saprete, abbiamo visto ritorni in grande stile su next e old-generation come con Demon’s Souls e Resident Evil 3. Ma sono solo alcuni dei tanti remake fatti e che verranno compiuti nel futuro. Tra di esse vi è però un’azienda che negli ultimi anni ha tentato osare più delle altre: Bandai Namco. Tra l’atteso Elden Ring (in arrivo il 22 gennaio 2022) e Code Vein (uscito nel 2019), nel mezzo dei due giochi Soulslike la nota casa nipponica ha pubblicato Scarlet Nexus.

Un action-RPG in stile anime, che nonostante si sia ispirato a molti suo predecessori dello stesso genere, è riuscito a portare con se un po’ d’aria fresca. Questo grazie alla sua originalità nell’ambientazione e ad una storia intricata e ben caratterizzata. Di cui, inoltre, il 1 luglio uscirà una sua trasposizione anime ufficiale e che sarà collegata ad una parte del gameplay. Ma bando alle ciance e diamo inizio alla nostra recensione, buona lettura!

Scarlet Nexus

Benvenuti nelle FSE

La trama è sicuramente uno dei pilastri portanti di Scarlet Nexus. Il gioco è ambientato in una città del futuro chiamata New Himuka, dove l’umanità è progredita a tal punto da scoprire un particolare ormone nel cervello che concede i poteri psichici alle persone; permettendo inoltre di acquisire speciali capacità che hanno costituito la base per lo sviluppo di una società in cui le informazioni ed i pensieri sono collegati all’unisono. Ma ovviamente non tutto è rosa e fiori. Infatti la pace è minacciata continuamente da degli esseri innaturali: gli Estranei. Creature dalle sembianze folli quanto pericolose che ciclicamente attaccano le persone al fine di divorare il loro cervello, attrattiva particolare derivata probabilmente dall’evoluzione avvenuta. Essi arrivano dalla Fascia Estintiva, una zona nel cielo nata da una catastrofe avvenuta molti anni prima degli avvenimenti.

L’unica difesa contro questi mostri è rappresentata dalle Forze di Soppressione Estranei (FSE), una divisione speciale in cui militano soggetti dotati di abilità psichiche in grado di fare la differenza nella disperata lotta per la salvezza della Terra. Grazie a loro il pericolo è diventato normalità ed infatti la popolazione di New Himuka ha pronte vie di fuga per l’evenienza di un attacco. Ed è qui che entrano in gioco i due protagonisti di Scarlet Nexus: Yuito Sumeragi e Kasane Randall. Sono il perfetto esempio di due facce distinte ma appartenenti alla stessa medaglia. Yuito è un ragazzo giovane, altruista e recluta delle FSE, il cui sogno è servire il proprio paese diventandone un eroe; Kasane invece è una ragazza (anch’essa recluta delle FSE) diretta e già preparata nel combattimento nel quale si dimostra più micidiale di altri. Inutile dire che le loro due storie si intrecceranno.

Scarlet NexusLa storia del gioco si divide in due campagne distinte: all’inizio dell’avventura potrete scegliere se giocare nei panni di Yuito o Kasane, ma i due guerrieri non sono destinati a vivere la stessa epopea. Non a caso per avere una visione completa della narrativa, per capirne le sfumature ed i dettagli nascosti, sarà necessario rigiocare Scarlet Nexus con entrambi. Questo conferisce al titolo una longevità non da poco, dovuta anche alla presenza di missioni extra all’infuori di quelle principali. L’ambientazione futuristica di Scarlet Nexus è fantastica e la trama stessa è sviluppata bene, muovendosi ad un ritmo decente e presentando la giusta quantità di mistero per mantenere alta la curiosità. Questo almeno dopo le prime ore che invece saranno alquanto lente, dovuto anche ad un world building molto complesso ed ampio ma apprezzabile.

Una nota negativa è sicuramente la grande influenza dell’animazione nipponica, infatti i fan degli anime noteranno moltissime somiglianze e stereotipi tipici degli shonen, prevedendo quindi anche parte degli eventi che accadranno. In particolare con i personaggi di Scarlet Nexus che comunque sono tra i motivi per cui la storia del gioco è così divertente. Infatti non solo i protagonisti, ma anche gli NPC avranno una caratterizzazione di tutto rispetto che legherà sicuramente i giocatori. La maggior parte di loro cade nei clichè classici degli anime come l’uomo più anziano che deve adattarsi agli adolescenti, la ragazza timida ma affidabile e cosi via pur rimanendo simpatici e con i quali lo sviluppo si amplierà con gli Episodi Legame. Per concludere vorremo fare scrivere una nota sulla regia di Scarlet Nexus. Siamo rimasti leggermente delusi in quanto sviluppa i dialoghi in scene statiche con leggere animazioni, similmente alla visual novel, che si uniranno a sequenze cinematiche in pochi momenti del racconto.

Scarlet Nexus

Da grandi poteri….derivano grandi combo!

Le meccaniche di combattimento di Scarlet Nexus meritano un capitolo a se in quanto ci hanno colpito. Seppur prendendo ispirazione, come già detto, da predecessori dello stesso genere, gli sviluppatori hanno saputo rendere giustizia facendolo sembrare qualcosa di unico più che un miscuglio. In termini di gameplay si è rivelato davvero solido e convincente, proponendoci un sistema di battaglia facile da apprendere ma complesso da padroneggiare e variegato come pochi. Comincia già con i protagonisti. Entrambi possiedono lo stesso potere, la Psicocinesi (capace di far levitare oggetti a proprio piacimento), ma Yuito preferirà un combattimento ravvicinato con la propria spada. Kasane dal canto suo privilegia attacchi più improntati sulla media distanza. Contando che già con la Psicocinesi saremmo in grado di scagliare contro gli Estranei quasi tutti gli oggetti presenti nelle aree di gioco, tra di essi se ne presenteranno di più particolari e pesanti.

Questi innescheranno un breve quick time event che, se portato a termine in maniera positiva, permetterà di infliggere un ingente quantitativo di danni ai nemici. Ora aggiungete a tutto questo l’elemento distintivo di Scarlet Nexus: la moltitudine di poteri. Infatti è grazie ad essi che viene innestata tutta una serie di componenti strategiche e combinazioni davvero interessanti. Tenete presente che non saremo da soli nella maggior parte delle missioni, ma saremo accompagnati da un team formato spesso da membri differenti ad ogni capitolo ed ognuno con un abilità peculiare. Potremmo poi, tramite il SAS (Sistema d’Allaccio Sinaptico), gestirle a nostro piacimento in quanto le assorbiremo e le utilizzeremo in combattimento. Le capacità psichiche sono innumerevoli, dalla Chiaroveggenza (che permette di vedere nemici invisibili e punti deboli) alla Pirocinesi (immette il fuoco nelle nostre mosse) e tantissime altre. Ora giustamente vi chiederete, come si controllano?

Scarlet Nexus

Durante la battaglia le imposteremo sugli appositi comandi e le utilizzeremo quando sarà necessario. Tutte i poteri hanno un periodo di ricarica che può variare a seconda dei potenziamenti immessi. Un abilità di un membro del team diventerà più forte se con esso avremo un legame maggiore. Per poter aumentare questa statistica sarà possibile seguire gli Eventi Legame e donare regali ai diretti interessati. Attenzione però, a differenza di Code Vein ad esempio, i doni qua saranno indicati quasi sempre solo per un personaggio in particolare. Inoltre potremmo decidere quali NPC staranno nella nostra squadra e quale atteggiamento devono tenere durante gli scontri. Tranquilli, anche i nostri alter ego hanno la loro dose di power-up. Dopo il primo superamento di livello ci sarà dato accesso alla Mappa Neurale; si tratta dell’albero delle abilità del gioco dove potremmo usare i “punti livello” per potenziare il nostro/a protagonista.

Non vi basta? Scarlet Nexus presenta anche due diversi stati di combattimento che vengono sbloccati man mano che la storia procede. Il più basilare di questi stati è Brain Drive, uno stato intensificato che accelera considerevolmente gli attacchi e diminuendo il costo della Psicocinesi. Il secondo, Brain Field, è un’interessante interpretazione di questo tipo di meccanica, in quanto altera completamente i set di mosse dei personaggi principali, ma ha un costo potenzialmente elevato. Naturalmente tutte queste meccaniche sarebbero sprecate se non si avessero dei nemici validi su cui usarli. Non preoccupatevi perché questi non solo sono una vasta gamma e dotati di attacchi unici e che richiedono approcci diversi, ma possiedono anche un design originale e folle oltre ogni limite. Da un vaso di fiori con gambe da donna coi tacchi a bestie uscite direttamente dalla mente del prof. Frankenstein.

Scarlet Nexus

Un’ambientazione fantastica, ma non al 100%

Passiamo ora la parte che riguarda il mondo di gioco. Scarlet Nexus purtroppo non risulta al meglio delle sue capacità in questo contesto. Il gioco è molto lineare, poiché i giocatori si spostano da un’area all’altra secondo la trama. Certo, i luoghi presentano un design moderatamente complesso e esplorarle completamente richiede l’utilizzo di poteri specifici ma, seppur la curiosità sia premiata, si limiterà a semplici oggetti in più. La linearità viene spezzata da missioni secondarie ed Eventi Legame che vedono i giocatori parlare con i propri amici, cacciare oggetti, sconfiggere determinati nemici usando poteri o abilità di combattimento specifici. Sono relativamente molto semplici, quindi non aspettatevi molta varietà. Tristemente le parti di esplorazione libera saranno molto limitate in quanto le zone “pubbliche” sono quelle che sono e le interazioni che si potranno fare saranno poche e praticamente inutili a fini del gameplay.

Scarlet Nexus

Però la cosa in cui Scarlet Nexus mantiene le sue promesse è la grafica. Tutti i personaggi principali sono resi in modo eccellente con il cel-shading, che li fa sembrare usciti da un anime. Anche lo stile futuristico utilizzato per le location è abbastanza gradevole, anche se pure qui il pelo nell’uovo si trova. La cosa su cui salterà principalmente l’occhio sono alcune texture a bassa risoluzione che danneggiano un po’ la grafica. In particolare per i veicoli che gireranno e saranno tutti privi di pilota o di qualsivoglia ruota che gira, rendendo tutto molto strano. Inoltre mentre noi gireremo per le strade di New Himuka potremmo scontrarci con la maggior parte degli oggetti facendoli volare come polistirolo. Inoltre la gente che girerà per la città: i pedoni in movimento saranno attraversabili, mentre quelli fermi creeranno un impatto effettivo. Tutte piccolezze che però fanno la differenza su un titolo così.

In conclusione Scarlet Nexus è un prodotto che riesce a tenere il giocatore attaccato allo schermo grazie alla sua trama avvincente. Si tratta di un titolo solido e divertente con una storia per niente scontata e molto ben caratterizzata nei personaggi che la vivono. Una nuova IP che pur non innovando nulla di ciò che è già stato fatto in precedenza, punta tutto sulla profondità del suo comparto narrativo e del suo gameplay. Pur soffrendo di alcuni problemi evidenti e a volte noiosi da vedere, Bandai Namco è riuscita a proporre un titolo intrigante e che sarà di certo amato dai fan del genere action-RPG. Sicuramente sarà anche una valida opzione anche per coloro che non amano gli anime, in quanto Scarlet Nexus saprà comunque appassionarvi per la sua originalità, le sue dinamiche e il suo pizzico di follia.