Halo Infinite Recensione: Un nuovo Inizio

Halo Infinite  Recensione | Sesto capitolo della serie principale, Halo Infinite è l’FPS first party per eccellenza dell’azienda americana Microsoft, una delle poche esclusive che ha saputo appassionare i fan sin dal 2001. Dopo un calo di qualità visto in Halo 5 la casa di sviluppo tenta di rialzarsi con questo nuovo titolo, aggiornando il gameplay sulla base dei predecessori che hanno avuto successo. Nato sulla base di un open world la nuova avventura di Master Chief  sarà piena di colpi di scena e novità da scoprire.

Rinviato a data da destinarsi proprio quando il rilascio della console next-gen di Microsoft era alle porte, molti fan hanno perso fiducia verso la casa di sviluppo. Dopo aver rilasciato dei video gameplay che lasciavano molto a desiderare sotto il punto di vista tecnico, 343 Industries ha deciso di fare un passo indietro e di perfezionare il titolo di punta della nuova Xbox. Lo scopo di questo rinvio era principalmente quello di fornire il miglior prodotto possibile direttamente al lancio senza dover rilasciare molteplici patch nel corso del tempo.

Halo Infinite

Una nuova IA

Ambientato sei mesi dopo gli eventi accaduti in Halo 5 GuardiansMaster Chief dovrà esplorare lo Zeta Halo dopo che l’umanità è stata quasi totalmente sconfitta per evitare che l’anello venga attivato, portando alla distruzione dell’umanità. Per fare ciò lo Spartan, recuperato e riattavo dal marine noto come Echo-216, si dirige sull’anello per recuperare un’arma che si rivelerà essere una IA in grado di impedire agli esiliati di portare a compimento i loro piani. Comincia così la nuova avventura di Chief in un open world, accompagnato da due nuovi alleati che lo aiuteranno a liberare accampamenti e basi nel tentativo di trovare il codice di attivazione dell’anello in possesso di Cortana, vecchia compagna IA del soldato.

Nelle circa dieci ore necessarie per arrivare alla fine della trama più altre sei/otto per completare le missioni secondarie possiamo dire che Halo Infinite è la fine di un ciclo e anche l’inizio di uno nuovo. Senza ovviamente entrare in zona spoiler, ci saranno diversi colpi di scena che segneranno la presenza di John 117 sullo Zeta Halo, preannunciando che probabilmente questo non sarà l’unico titolo della serie ambientato su quell’anello Halo. 

Halo Infinite

Un anello di esiliati

Appena riemerso sulla superficie dell’anello dopo aver recuperato l’arma IA la prima cosa che dovrete fare sarà riconquistare un avamposto FOB, dei punti strategici di rifornimento costruiti dall’UNSC catturati dagli esiliati. Essendo Halo Infinite un open-world, entrare in possesso di questi avamposti non solo permetterà a Master Chief di rifornirsi di armi e mezzi di trasporto ma anche scannerizzare l’area circostante per segnare collezionabili sulla mappa e fare da punto chiave per i viaggi rapidi.

Lo Zeta Halo è disseminato di basi e accampamenti da poter conquistare e distruggere per ottenere punti valore, che ottenuti in quantità sbloccheranno sempre più risorse nelle FOB. Inoltre nella mappa sono presenti anche dei bersagli, generali esiliati equipaggiati con scudi ed armi speciali accompagnati da un elevato numero di nemici che offriranno ostici scontri. Sconfiggendoli verrete ricompensati con le loro armi, generalmente una variante più potente di quelle che potete trovare in giro al costo di un caricatore più piccolo.

Un grande pregio di Halo Infinite risiede anche nel fatto di poter affrontare ogni scontro in tanti modi diversi, oltre al fatto che le varie basi, bensì siano poche, offrono tutte quante una varietà sia in obbiettivi che di game design. Infatti raramente troveremo due edifici uguali, o comunque affrontabili nello stesso modo. Eliminando quella ripetitività classica degli open world andando però ad incidere sulla durata complessiva del gioco, cosa non per forza negativa.

Nel corso della trama il Chief dovrà affrontare diversi boss, che similmente ai bersagli disporranno di una barra della vita e di uno scudo molto più difficile da rimuovere rispetto ai semplici nemici che daranno del filo da torcere in frenetiche battaglie all’ultimo sangue. Spesso saranno anche divisi in fasi in cui diventeranno sempre più aggressivi man mano che infliggerete dei danni alla loro salute cambiando anche approccio per uccidervi, peculiarità che noi di VMAG abbiamo particolarmente apprezzato.

Halo Infinite

Un’armatura migliorata

Alcune delle aggiunte principali in Halo Infinite sono di certo i vari attrezzi da combattimento per l’armatura di Master Chief ottenibili con il corso della trama. Sarete in possesso sin dall’inizio del rampino, il principale mezzo con cui vi sposterete nei vari campi di battaglia dagli svariati utilizzi. Infatti non solo vi permetterà di aggrapparvi a qualsiasi superficie ma potrete anche attirare a voi armi e contenitori esplosivi, agganciare dei nemici per scatenare potenti attacchi corpo a corpo e infine montare in sella ai mezzi di traporto in movimento. In questo titolo infatti il rampino sarà il vostro migliore amico: ci siamo lietamente sorpresi di questa grande viabilità, senza finire in bug e compenetrazioni, comuni con questi strumenti.

Per quanto riguarda gli altri attrezzi, entrerete in possesso di un radar in grado di rivelare nemici attraverso i muri  in una specifica area, uno riparo mobile e uno scatto già  introdotto in Halo 5. Ognuno di questi sarà potenziabile in un menù tramite dei Nuclei Spartan, collezionabili sparsi per tutta la mappa. Spendere quei punti sarà essenziale per semplificare gli scontri e trasformare il Chief in una vera macchina da guerra.

Passando sul lato estetico, non sembra che ci sia un modo per personalizzare l’armatura di Chief nella campagna, però è possibile trovare dei cosmetici utilizzabili nell’online. Ovviamente si potranno sbloccare anche salendo di livello, però tale crescita risulta essere abbastanza lenta poiché guadagnerete punti esperienza soltanto completando gli obbiettivi e non in base al vostri risultati nelle varie partite. Speriamo che lo studio cambi questa crescita nel corso del tempo, rendendola più rapida o per lo meno più facile.

Halo Infinite

Ciò che si vede da dietro l’elmo

Passando al lato più tecnico di Halo Infinite possiamo affermare che è un gioco praticamente perfetto sotto ogni punto di vista almeno per quanto riguarda la campagna. Con un framerate stabile e una qualità grafica impeccabile, girare per lo Zeta Halo è una gioia per gli occhi, tra panorami mozzafiato e una illuminazione progressiva dettata da un ciclo giorno-notte, potrete esplorare i vari ambienti senza mai rischiare un calo eccessivo di frame. 

C’è da notare però che visto che l’uscita del gioco era prevista per  l’anno scorso, non richiede schede grafiche di ultima generazione per girare al massimo. In ogni caso nelle impostazioni video sono presenti tutte le opzioni che potrete scegliere per bilanciare la barra della GPU, in modo da alleggerire o aumentare il peso dei calcoli grafici qualora vogliate una maggiore stabilità/fluidità, oppure concentrarvi sulla qualità grafica.

Il gameplay è estremamente solido, una fisica realistica e diversi modi per approcciare una determinata situazione non ha mai causato la comparsa di bug, infatti noi di VMAG in circa diciotto ore di gioco non ne abbiamo notato neanche uno. Gli unici errori che possono dare nell’occhio sono i sottotitoli non sempre uguali al doppiaggio, ma confidiamo che vengano risolti nella versione retail. Perciò possiamo affermare che 343 Industries in questo anno è riuscita a lavorare molto bene e a consegnare un titolo praticamente perfetto sotto il punto di vista tecnico, almeno per quanto riguarda la versione di Steam del gioco.

Halo Infinite

Lotte Tra Spartan

Per quanto riguarda invece la modalità online, scaricabile gratuitamente già da un quasi un mese, si potrà giocare a tre modalità diverse quattro contro quattro, scelte casualmente dal computer. Potrete trovare il classico team death match, dove la prima squadra che arriva a cinquanta uccisioni entro dodici minuti vince. Poi c’è la modalità cattura la bandiera che consiste nell’andare nella base avversaria e rubare la bandiera per poi portarla nella propria base cercando di impedire all’avversario di fare la stessa cosa. Infine c’è la modalità conquista nella quale dovrete catturare dei punti strategici e tenerli sotto al vostro controllo per più tempo possibile per ottenere punti.

L’online è meno completo della campagna per quanto riguarda armi e potenziamenti, ambientato in mappe con uno stile che differisce molto da ciò che potrete vedere in single player. Però è un ottima alternativa sia per gli amanti della serie che per i neofiti per approcciarsi al gameplay di questo titolo. Infatti offre una diversa varietà di potenziamenti per gli Spartan come uno scudo più resistente, un repulsore e un “manto dell’invisibilità”, assenti nella campagna. Infine, sembra che lo studio di sviluppo sia già al lavoro per perfezionare il sistema anti-cheat per chi volesse barare.

L’unica critica che ci sentiamo di fare sull’online di Halo Infinite è la scarsità di armi e potenziamenti disponibili nel corso della partita, limitando quasi eccessivamente il massimo potenziale raggiungibile dagli Spartan. Apprezziamo invece il fatto che gli strumenti che offline sono quasi sempre disponibili, nell’online devono essere trovati e hanno gli utilizzi contati. Nel complesso l’online nonostante i suoi limiti offre un discreto assaggio di ciò che è il gameplay di questo titolo, ma ha comunque bisogno di essere rifinito sia per quanto riguarda la scelta delle modalità che delle risorse che possono essere trovate nel corso della partita.

Alla fine di questo nuovo inizio di Master Chief possiamo affermare che il soldato ha imparato dai suoi errori passati ed è pronto a non commetterli una seconda volta. Perseguire la missione di proteggere l’umanità a qualsiasi costo rimarrà sempre il credo dello Spartan, ma sotto all’elmo si cela comunque un uomo capace di provare emozioni e non una semplice macchina da guerra. In Halo Infinite infatti, andando avanti con la trama, si scopriranno piano piano i veri sentimenti di Master Chief nonostante non vengano mai rivelati del tutto. Possiamo solo aspettare con grande curiosità lo svolgersi della trama con i prossimi titoli.

Il gameplay rifinito, un nuovo stile di esplorazione della mappa e un ottimo incipit della trama hanno gettato delle solidissime basi per il futuro della saga di Halo. Speriamo che 343 Industries continui a percorrere questa strada ed ampliare ulteriormente una mappa ridotta, aggiungendo magari anche la possibilità di un ipotetico new game plus; in modo da poter rigiocare il titolo ad una difficoltà più alta ma con gli equipaggiamenti e i mezzi di trasporto già sbloccati.