[Gamescom 2016] Dawn of War 3: l’hands on di VMAG

Annunciato a Maggio di quest’anno,ย Dawn of War 3 andrร  a fare la felicitร  di tutti i fan della saga di Warhammer e dello strategico in tempo reale che aspettano da ormai circa setteย un seguito per il secondo capitolo. Ci eravamo lasciati conย Retribution, ultima espansione uscita nel 2011, poi nulla fino ad ora. Ora perรฒ sappiamo che l’anno prossimo รจ quello giusto per tornare a guerreggiare con le nostre statuine preferite con un paio di click su mouse e tastiera e scatenare un vero inferno. Lo abbiamo provato alla Gamescom 2016, seppur per un breve livello sul pianeta Acheron, ecco le nostre impressioni.

Quando al timone di uno strategico c’รจ Relic Enterteinment (acquisita da SEGA dopo il fallimento di THQ) non bisogna mai aspettarsi di trovarsi di fronte a qualcosa di standard, canonico e ordinario. Cosรฌ come in Dawn of War 2 la strategia da applicare sul campo di battaglia non tiene conto delle solite routine di uno strategico in tempo reale, bensรฌ di meccaniche piรน profonde che si intersecano con quelle di un gioco di ruolo, tanto sono importanti le caratteristiche e le abilitร  delle singole unitร , soprattutto degli eroi, volti noti nella lore di Warhammer. Non che la tattica non sia importante, lo abbiamo visto durante la nostra prova. Siamo su Acheron abbiamo detto, pianeta ghiacciato dove dalla nostra base dobbiamo sfruttare le poche risorse disponibili per cercare di abbattere i nemici zona per zona, riconquistando man mano avamposti e raggiungere i loro portali, per distruggerli definitivamente. Come su scritto, anche inย Dawn of War 3 pensarla in maniera classica, selezionando un gruppo di soldati e lanciandoli verso il nemico, anche in gran quantitร , vi porterร  ad una sconfitta in tempi rapidi, visto anche che il nemico non sta lรฌ ad aspettarvi, ma vi lancia continue e sfiancanti offensive. Ad ogni attacco che decidete di sferrare, va pensato a quale tipo di nemico vi troverete davanti e quali sono le unitร  migliori per vincere, spulciando tra i punti forti e deboli e le abilitร  uniche. In questo modo saprete che vi serve fanteria munita di fucili da cecchino per togliere di mezzo un nemico con tanti punti vita ma lento, oppure un gran numero di soldati per accerchiare quelli veloci.

Dawn of War 3
Le battaglie si fanno piรน ampie e… piรน alte

Su Acheron abbiamo controllato i Blood Ravens Space Marines comandati dal possente Gabriel Angelos. Dapprima bisogna pensare alle risorse fondamentali per adunare nuove truppe sfruttando i costruttori per impiantare trivelle nel terreno che presenta giacimenti e poi per stabilire caserme e officine. Questa รจ la componente, da tradizione, piรน carente diย Dawn of War. Non siamo inย Age of Empires, non costruiamo cittadine, ma zone di produzione di unitร , per lanciarci poi quanto prima e meglio attrezzati possibile in guerra. Ponderare sulle risorse investite e il ritmo con cui le raccogliamo รจ stato cruciale per decidere poi di quali truppe servirci. Non piรน solamente soldati da schierare in formazione, stavolta ci sono anche i “camminatori giganti”, delle vere e proprie super unitร  di dimensioni straordinarie su schermo che possono stravolgere l’esito della battaglia. Basta guardare Lady Solaria, un robot alto come un palazzo dotato di mitragliatrici gatling come braccia e razzi telecomandati sulla schiena, un vero juggernaut. Questi eroi godono di grande vitalitร  e potenza, ma una volta morti bisogna attendere a lungo prima di poterli chiamare nuovamente. Ognuno poi gode di abilitร  uniche, l’altra grande caratteristica della serieย Dawn of War: in ogni scontro, bisogna agire velocissimamente nel comandare le unitร  contro il nemico, scegliendo con grande attenzione quale abilitร  sfruttare. L’abilitร  giusta al momento giusto puรฒ fare la differenza tra la vita e la morte, stare a guardare non รจ permesso.

Dawn of War
Ogni battaglia richiede l’intervento del giocatore, anche la piรน piccola, pena la sconfitta

Il ritmo รจ davvero sempre alto, ogni scontro a fuoco va pensato quasi come uno strategico a turni, selezionando questa o quella unitร  e come farla muovere. C’รจ davvero tanto delle nostre azioni nello stabilire l’esito finale. Abbiamo avuto occasione di testare anche il bombardamento orbitale, un’arma a raggio che piove dal cielo devastando tutto ciรฒ che incontra e che possiamo guidare trascinando il puntatore del mouse. In tutto ciรฒ si nota sempre l’aumento delle dimensioni di tutto il gioco, decisamente maggioriย rispetto aย Dawn of War 2, ora con una visuale isometrica che ci fa ammirare meglio l’universo e le decine di unitร  in piรน su schermo. Non siamo al cospetto della grafica piรน strabiliante in uno strategico, soprattutto per quanto riguarda le unitร  di fanteria troppo povere di dettagli e dai modelli troppo semplici (meglio gli eroi) ma in alcuni momenti gli effetti particellari e luminosi soddisfano l’occhio del giocatore. l’IA poi non ci รจ sembrata particolarmente abile nello sviluppare tattiche di vario genere, solo molto aggressiva e alla ricerca delloย scontro frontale. Di tempo ce n’รจ ancora tanto nello sviluppo speriamo molto altro venga svelato e migliori quanto di buono si รจ giร  visto. Il ritmo sempre sostenuto e il carattere da gioco di ruolo misto a strategico sono il fiore all’occhiello della serie, e pare proprio cheย Dawn of War 3 non si smentirร . Lo rivedremo nel 2017.