Capcom spiega perché è tornata all’horror puro con Resident Evil 7

Resident Evil 7 è finalmente sul mercato, e sebbene l’opinione di critica e pubblico sia abbastanza divisa una cosa è certa: con questo nuovo capitolo Capcom è voluta tornare alle origini della saga rinunciando alla componente action che ha caratterizzato gli ultimi giochi. I fan spesso si sono lamentati della maggiore attenzione per l’azione rispetto alla paura, tuttavia paradossalmente si tratta dei capitoli più venduti della saga, per cui sembrava logico che Capcom volesse continuare su quella strada. Il producer di Resident Evil 7, Masachika Kawata, ha voluto spigare questa scelta in una recente intervista:

“Avevamo spinto lo stile di gameplay action più in là che potevamo. Era un vero e proprio blockbuster. Non abbiamo avuto scelta e per far sopravvivere la serie abbiamo dovuto cambiarla, perché dopo un gioco di quelle dimensioni non si poteva andare oltre.”

Buon appetito.
Buon appetito.

“Certo, se si paragonano le vendite di Resident Evil 1, 2 e 3 con quelle di Resident Evil 4, 5 e 6, quelle dei titoli più recenti sono molto più alte. Ciò non dipende solo dal tipo di contenuti, ma anche dal fatto che siamo diventati più bravi a vendere i nostri giochi. Anche il mercato è più grande. Quindi, anche se siamo tornati all’horror, non mi aspetto un calo delle vendite al livello dei capitoli storici.”

Insomma, Capcom si è vista “costretta” a tornare alle origini perché ormai avevano raggiunto il limite che potevano fare con lo scorso capitolo. Siete soddisfatti comunque da questo cambio di rotta? Fatecelo sapere nei commenti.