Ready Player One diventa un film…questa volta per davvero

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Sono passati 4 anni da quando Warner Bros. acquistò i diritti per far diventare un film Ready Player One, libro pubblicato in Italia con il solo nome di “Player One”…evidentemente non eravamo “pronti” per il “Ready” iniziale. Giochi di parole dubbi a parte, da allora del progetto non si è più saputo nulla. Almeno fino a oggi, giornata in cui Warner e De Line Pictures hanno annunciato l’ingaggio di Zak Penn (sceneggiatore de “L’Incredibile Hulk” e “X-Men: Conflitto Finale“) per adattare una pellicola sul romanzo di Ernest Cline.

Ma perché parlare di un film su un sito come Oculus Rift Italia? Il motivo è semplice: Ready Player One parla di realtà virtuale, e il nostro caro Palmer Luckey si ispirò proprio a questo libro per creare il suo Oculus Rift. Possiamo quindi dire che il peso che questo romanzo ha avuto nel mondo non è stato poco visto che in parte è anche grazie ad esso se oggi possiamo parlare di realtà virtuale sul serio e non solo come fantascienza. Per chi non lo avesse letto ecco un rapido riassunto degli argomenti trattati, ovviamente senza spoiler. Per quelli esistono i commenti in basso o Facebook.

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Nell’anno 2045 l’unico svago per la popolazione è OASIS, un mondo virtuale a cui si accede tramite un visore che ricorda “guarda caso” Oculus Rift. OASIS serve per distogliere l’attenzione delle persone dai loro problemi e dal pianeta ormai sovrappopolato e inquinato, e il suo valore è di miliardi di dollari. Quando muore James Hallidey,  l’ideatore di OASIS, si scopre che ha lasciato la sua eredità proprio all’interno del mondo virtuale, e che sarà destinata a chi riuscirà a risolvere una serie di enigmi e prove. Il protagonista del film, Wade Owen Watts, è un diciottenne sovrappeso e nerd, che insieme ad altri milioni di giocatori si cimenta nell’impresa di recuperare questa eredità. Wade sfrutta la sua profonda conoscenza e ammirazione per Hallidey per risolvere le sfide, ma deve fare i conti con società rivali senza scrupoli e pronte a tutto per mettere le mani sul bottino.

Chissà che alla fine il film stesso non venga rilasciato anche per Oculus Rift, sarebbe un esperimento interessante! Vedremo cosa ne pensa Warner, è ancora presto per parlare di date o altro…in fondo ci sono voluti “solo” 4 anni per scegliere uno sceneggiatore, speriamo però non ne servano altri 4 per trovare anche gli attori e girare la pellicola.