Dirt Rally: la recensione di VMAG

E’ bello e importante parlare oggi di Dirt Rally. Codemasters e i suoi giochi di Rally hanno scritto una pagina molto importante nella storia dei videogiochi di corse e dei videogiochi in generale. La serie che portava il nome del famoso testimonial Colin McRae, pilota britannico non tra i piรน vincenti di sempre ma comunque iconico in un decennio in cui arrivรฒ primo nel mondiale nel ’95, รจ stata una delle piรน acclamate da critica e pubblico, e se i giochi di corse sono arrivati ad essere quelli di oggi, dobbiamo molto anche a questa serie. Nel 2007 Colin McRae morรฌ a seguito di un incidente in elicottero in cui persero la vita anche un suo amico e i rispettivi figli, e vorrei sfruttare l’occasione di scrivere questo articolo per tributarlo e ringraziarlo, come appassionato di videogiochi e di automobili, per essere stato un punto di riferimentoย nell’unione tra il nostro media preferito eย il duro mondo dei Rally.

Codemasters in quegli anni rivoluzionava il suo prodotto di punta. I Rally erano dominati dall’extraterrestre Loeb e stavano per attraversare la perdita di molte scuderie per via della crisi mondiale. Decisero quindi di agganciarsi al traino di altri piloti-fenomeno, lo statunitense Ken Block e colleghi, a cui arrivare primi nelle corse a tappe importa poco e preferiscono impressionare il pubblico con stunt al limite della realtร  della fisica e trick che fanno sembrare un auto quasi una moto da cross. Il mood cambia radicalmente: dalla serietร  e dalla ricerca della massima efficienza tecnica, si passa a quello piรน aggressivo, giovanile e “cool” degli XGames, degli energy drink, delle vernici fluorescenti e dei milioni di punti da accumulare nelle Gymkhane in mezzo agli ostacoli. Una svolta Arcade, insomma. Non a caso la serie cambia nome e diventa Dirt, sporco, perfetto riassunto del nuovo modo di correre dello sviluppatore inglese. La formula funziona, il gioco รจ valido e divertente ma lascia un vuoto tra gli appassionati dei Rally “veri”, se possiamo azzardare il termine. Non ci riescono i concorrenti a colmarlo e abbiamo passato anni in attesa di un titolo che ci riporti nel mondo delle corse a tappe con una simulazione degna di questo nome. Il giorno รจ giunto quando Codemasters annuncia Dirt Rally, un vero ritorno alle origini.

Lo sviluppo di Dirt Rally ha seguito un percorso non convenzionale, soprattutto per uno sviluppatore di alto profilo come Codemasters. E’ stata scelta infatti la via dell’Early Access su Steam, neanche fosse un titolo Indie con tutti i problemi del caso. Dopotutto Dirt Rally รจ un prodotto richiesto a gran voce da anni dagli appassionati, che in questo modo hanno potuto partecipare in maniera piuttosto diretta a parte delloย sviluppo, giocando una versione non definitiva e restituendo il proprio feedback per evidenziare i limiti e correggere il tiro. Questo processo ha portato vantaggi e svantaggi nella produzione. Da una parte Dirt Rally ha assimilato le caratteristiche che i fan volevano, quelle di una simulazione vera e propria, scalabile e adatta a chi cerca una sfida all’ultimo millesimo di secondo per la vittoria, dall’altra perรฒ il seguire uno sviluppo diviso (guarda caso) in tappe in cui rilasciare nuovi contenuti periodicamente, non ha permesso di gestire tutto seguendo una struttura ben definita in principio.ย Il risultato finale รจ un Dirt Rally che arriva su console dopo circa 4 mesi da quella PC, accolta in modo positivo nonostante qualche mancanza. Finalmente il gioco di Rally che tanto aspettavamo รจ arrivato e si candida ad essere il migliore dai tempi dell’ultimo Colin McRae.

Dirt Rally
Terreni impervi, motori scalpitanti e il cronometro che prosegue inesorabilmente… Codemasters รจ tornata.

In Dirt Rally si puรฒ correre in molte modalitร  differenti tra cui, nel single player, spicca la carriera. Atipica per la tradizione dei giochi del genere:ย si parte acquistando con i pochi crediti a disposizione una vettura della categoria “anni ’60”, la prima delle tante in cui รจ suddiviso il parco auto, e assumendo un ingegnere capo del team, che ci spiega i primi passi da compiere. Dopo aver ingaggiato anche un altro membro dei meccanici con un contratto a tappe, si procede con la prima corsa nella categoria dei dilettanti. Classificandosi in buone posizioni si portano a casa crediti per comprare auto piรน performanti e tecnici migliori, per sbloccare impostazioni avanzate del veicolo e crescere di conseguenza. Questa formula รจ appassionante e anche se con poche varianti ci spinge a continuare tentando la scalata alla categoria Masters alla ricerca del tempo migliore conquistato con il supporto di meccanici sempre piรน competenti. Non saremo chiamati a scegliere la nostra tuta preferita, gli sponsor o la scuderia, cosรฌ come non vedremo mai il nostro paddock o il pilota che alza un trofeo, ma portare una gara fino in fondo e sul podio dopo aver settato l’auto al meglioย con i consigli del team รจ altamente appagante, e fa passare in secondo piano l’assenza di un contorno credibile.

Dirt Rally
Anche senza troppi fronzoli e abbellimenti, la carriera presenta una gestione del team comunque divertente

Non solo Rally classici. Sono presenti gare di Rally Cross e di Hillclimb sull’ormai leggendaria scalata al Pikes Peak. Tuttavia queste categorie sembrano quasi un riempitivo nell’offerta generale. Se la carriera comprende molti tracciati, nei Rally Cross sono solamente 3, e la Pikes Peak รจ affrontabile con 4 sole vetture. Nulla toglie che possano essere rimpolpate in futuro, intanto ci dobbiamo accontentare. I Rally Cross sono sempre appassionanti e scalare i monti americani conserva il suo fascino. Nell’online invece ce n’รจ per tutti i gusti: si puรฒ competere in tanti campionati di tutte le categorie, con grande supporto della RaceNet del sito web di Codemasters, ormai solida con anni di esperienza alle spalle. Se non vi basta potete creare i vostri eventi personalizzati e competere con il miglior tempo in locale o in PvP, sempre con buono spazio di personalizzazione. L’offerta รจ quindi ampia e lascia margini per miglioramenti futuri, bisogna perรฒ ammettere che la sensazione fredda che giร  si ha nella carriera si percepisce anche in tutto il resto del gioco. Correre veloce รจ l’unica cosa che conta, il resto viene dopo.

Correre veloce, certo, ma anche in modo pulito, tenendo a bada la potenza delle vetture che man mano aumenterร , e varierร  molto profondamente lo stile di guida da adottare. Il punto di forza di Dirt, che vince dove molti altri hanno fallito, รจ il modello di guida profondo come pochi. Pur non trattandosi di una simulazione al 100%, il tempo e l’impegno nell’apprendimento richiesto per raggiungere l’abilitร  necessaria a guidare con ottimi risultati una vettura sono sempre alti, richiedendo tanti tentativi e collaudi prima di dare frutti. Iniziare su un mezzo degli anni ’60 aiuta dando un approccio morbido alle gare, ma basta salire di una o due categorie per accorgersi che giร  dalla prima curva dosare freno e acceleratore richiede grande conoscenza delle reazioni per non bloccare le ruote, finire fuori pista, peggio ancora se ribaltati in maniera irrimediabile. Ogni volta che si cambia auto poi, รจ necessario apprendere nuovamente tutte le differenze, molto marcate, che la caratterizzano, cercando di domarla il prima possibile e portare a casa il miglior tempo possibile. E’ lo stesso gioco che vi avvisa nelle istruzioni iniziali di quanto possa essere ostico arrivare a risultati concreti, e a ben vedere รจ cosรฌ. E’ tutto quello che i giocatori volevano da tempo, un titolo rallistico il cui modello di guida non limita la crescita del pilota e che lo impegni in una vera sfida, scalabile e impegnativa. Quello che non lo rende una simulazione totale si intravede in alcuni frangenti in cui qualche errore in sovrasterzo e sottosterzo vengono perdonati, cosรฌ come alcune delle collisioni. Dirt Rally propone un modello divertente sotto tutti gli aspetti, prima di tuttoย delle diverse superfici, perfettamente differenziate, dove l’attrito รจ assolutamente percepibile in modo realistico e viene reso, come dovrebbe essere, al servizio del gameplay. Barcamenarsi tra asfalto, ghiaia, neve, ghiaccio, pioggia e cosรฌ via รจ un piacere per noi piloti virtuali, che riceveremo tanta soddisfazione al compimento di una curva perfetta, magari dopo aver appreso come usare abilmente il freno a mano.

Imparare a gestire l'auto e i suoi settaggi su tutte le superfici รจ fondamentale e il team รจ pronto a darvi i suoi consigli
Imparare a gestire l’auto e i suoi settaggi su tutte le superfici รจ fondamentale e il team รจ pronto a darvi i suoi consigli

Dirt Rally rappresenta molto bene l’esperienza visiva che solo i Rally possono regalare. I tracciati raccolgono molto bene tutti gli elementi presenti nelle varie nazioni in cui correremo: gli ambienti freddi del nord Europa e quelli caldi al sud sono ben differenti e spettacolari. Non stiamo parlando di un effetto sconvolgente, di sicuro le console perdono molto rispetto al massimo della qualitร  su PC, qualche elemento a bordo pista fa storcere il nasoย e i particellari non sono il top nei titoli di corse, ma la soliditร  c’รจ, i 60fps promessi sono raggiunti, e nel complesso lamentarsi รจ difficile. Stesso discorso vale per le automobili, ben ricostruite soprattutto negli interni, in cui utilizzare la telecamera per un effetto ancor piรน dinamico. Splendido lo sporco che si accumula sulla carrozzeria, quasi a rispettare il nome che il gioco porta. Scricchiola invece il comparto audio in diversi ambiti. Quello degliย effetti sonori delle auto mi ha lasciato insoddisfatto nel riproporre i rumori dei diversi motori, poco vari nel salire o scendere di giri, oppure nel fischio tipico delle derapate su asfalto, a volte davvero finte o troppo lunghe o corte a seconda dei casi. Inattaccabile invece il navigatore. Regolabile nei settaggi anche nella tempestivitร  dei suoi interventi, non ho trovato sbavature e scorrettezze, ed il sistema adottato tradizionalmente da Codemasters รจ ancora efficace tutt’oggi, provare per credere. Alcune soluzioni sono davvero intelligenti, come l’avviso di cambio di superficie o di possibile inganno nella direzione da prendere alla prossima curva. Strana la scelta di usare uno stile quasi da graffiti nel rappresentare la segnaletica, che stride con l’atmosfera piรน seria e tecnica del resto del gioco.

Dirt Rally
Portare a termine una tappa primi in classifica e con una Mini, รจ sempre una grande soddisfazione

In definitiva l’ultima fatica di Codemasters รจย una missione compiuta, e rappresenta quello che i fan cercavano da tempo, una simulazione di Rally vera e appassionante, adatta sia a chi vuole misurarsi con se stesso passo dopo passo, curva dopo curva, sia a chi ha giร  un volante da centinaia di euro pronto di fronte alla TV o a tre schermi, che non vede l’ora di battere il tempo migliore tra tutti i piloti del mondo sulla RaceNet. Dirt Rally non offrirร  un’interfaccia di gioco ricercata, raffinata e curatissima o un’esperienza ricca di dettagli fuori dalla pista, ma diverte, appaga nella guida e possiede una caratteristica fondamentale nei videogiochi belli: รจ “easy to learn and hard to master”, facile da imparare e difficile da padroneggiare, una vera sfida fatta di passione. Se cercate un gioco di Rally, non ci sarร  molto da riflettere nella scelta, anche su console.