Tutte le storie, presto o tardi, hanno una fine. Un inizio e una fine. Conclusasi il 10 novembre del 2014, l’opera d’arte partorita dal geniale maestro Kishimoto Masashi, la saga di Naruto, volge al termine, lasciando, in centinaia di migliaia di fan sparsi per tutto il mondo, un turbinio di emozioni colorate e contrastanti, un momento particolare e intimo che tutti noi, io in primis, abbiamo vissuto in modo unico e diverso, ma accomunati da quella profonda e globalmente condivisa sensazione, impossibile da non provare quando un’avventura di cosi rare proporzioni raggiunge una conclusione: nostalgia.

Nel corso degli anni, percorrendo pari passo l’arco narrativo della serie, la saga Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm è riuscita, seppur con alti (pochi) e bassi (troppi), a permetterci di immedesimarci negli avvincenti e improbabili scontri di un mondo dilaniato da interminabili lotte, tanto drammatiche quanto meravigliosamente belle e coinvolgenti; con l’ormai prossimo rilascio del quarto e conclusivo titolo, il videogioco sviluppato da CyberConnect 2 e pubblicato da Bandai Namco Entertainment promette di far tesoro dei successi e degli insuccessi dei capitoli antecedenti, offrendoci un prodotto ideato e finalizzato per la next-generation, con caratteristiche uniche, ricco di molteplici novità, ma che, nonostante tutto, non si snaturalizza, mantenendo fede a quello stile dinamico e visivamente incatenante, tipico di questo picchiaduro, a cui fin dal primo titolo siamo stati abituati. Insomma, le premesse sembrano, come sempre, più che ottime, ma al colosso giapponese spetta l’arduo compito di riuscire a concludere con eleganza, impatto ed efficacia quell’arco narrativo che ha iniziato e che, seppur a malincuore, vogliamo veder chiudere, e proprio come per Kishimoto prima, volenti o nolenti, nelle loro mani risiedono le speranze di innumerevoli fan.

L’ultima missione del ninja più imprevedibile del Villaggio della Foglia ha inizio: ne è passato di tempo da quando veniva chiamato così, presto il suo nuovo appellativo sarà quello di Eroe.

Iniziamo con il dire che, riallacciandosi agli avvenimenti conclusivi del terzo capitolo, Ultimate Ninja Storm 4 ripercorre i tragici e incrociati fili di un destino tanto beffardo quanto segretamente ben pianificato fin dalle origini: assisteremo e rivivremo i dolori di Obito e come essi lo abbiano spinto a compiere le atroci azioni di cui le sue mani sono sporche, osserveremo le origini e l’evoluzione di un Madara accecato dai propri stessi e biechi ideali, rivivremo le emozioni che hanno portato Sasuke a maturare una verità di cui è stato all’oscuro per fin troppo tempo, e ci ergeremo nei panni di Naruto Uzumaki, pronti a proteggere ancora una volta il Villaggio della Foglia e non solo da fine certa, scoprendo una volta per tutte se la sua missione personale, una promessa fatta al suo primo vero amico e rivale (individuo di rara testardaggine), avrà esito positivo o meno.

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Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 può vantare una grafica eccezionale e incisiva, riuscendo a centrare e adattarsi perfettamente allo stile dell’autore.

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Essendo dedicato alle console di ultima generazione, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 può vantare una grafica eccezionale e incisiva, assolutamente ideale e incredibilmente congeniale alla saga. Il cel-shading riesce a centrare e adattarsi perfettamente allo stile dell’autore, evolvendosi ulteriormente dai capitoli precedenti grazie ad una più attenta e meticolosa cura nei dettagli. Volti ed espressioni non sono mai stati così di impatto, riuscendo ad esprimere chiaramente ogni sensazione dei protagonisti: i ragazzi della CyberConnect 2, infatti, hanno voluto rendere l’esperienza trasmessa dalla loro ultima opera quanto più vicina a quella dell’anime e del manga, sforzandosi, devo dire con notevole successo, di ricreare e manifestare tutta quella emotività che i personaggi della saga riescono a gridare con gli occhi, sfoggiando spesse linee nere ed un’espressività che solo il buon vecchio Kishimoto-Sensei poteva riuscire ad ideare.

Impossibile non elogiare ed apprezzare il lavoro fatto sui volti e l’espressività dei personaggi, capaci, ora più che mai, di immergerci e trasmetterci il mood della scena con rara efficacia e coinvolgimento.

La vasta evoluzione della veste grafica e l’incredibile meticolosità nell’espressività dei personaggi, riescono a dare il meglio di sé e catturare ogni riflettore soprattutto nella modalità Storia, mai stata così bella, tanto da vedere quanto da vivere, come in quest’ultimo capitolo della saga. In tale drammatico e coinvolgente arco finale, la storia ci viene trasmessa in due modi: il primo è mediante fotogrammi catturati dall’anime o ricreati nello stesso stile, il secondo, indubbiamente più di impatto, è attraverso cut-scene molto ben curate che sfruttano il motore grafico del gioco, risultando innegabilmente belle da vedere, talmente migliorate da quelle dei vecchi titoli da non riuscire neppure ad esser messe a confronto. La cura e la meticolosità riposte per questo aspetto ci confermano ulteriormente quanto questo gioco vuole essere un’appagante tributo ai fan della saga, ricreando un’enorme numero di scene, azioni e dialoghi capaci di soddisfare, indiscutibilmente, anche il più esigente dei palati.

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La modalità Storia, mai stata così bella come in quest’ultimo capitolo della saga, strizza simpaticamente e con ingegno l’occhio a diverse novità.

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Unica nel suo genere, la modalità Storia ci permetterà di vivere situazioni e scontri anche ben diversi dalla tipica battaglia che il gioco offre, strizzando simpaticamente e con ingegno l’occhio a diverse altre tipologie di gameplay: avete sempre voluto un pizzico di musou alla Dynasty Warrior nel vostro gioco Naruto? Un’indomito e disperato Obito contro centinaia di ninja anonimi farà al caso vostro. Preferite uno scontro tra giganti come in Shingeki no Kyojin? Niente timore, il duello tra Hashirama e Madara a cavallo delle loro imponenti evocazioni farà al caso vostro. Vi mancano quei simpatici quadri di Crash Bandicoot in cui dovevate scappare tanto più rapidamente possibile da un masso rotolante? La fuga strategica del Kyubi dal Dieci Code vi farà riaffiorare splendidi ricordi! La modalità Storia di quest’ultimo capitolo della saga riesce a risultare veramente completo ed appagante, offrendo numerosi varianti di gioco intuitive e coinvolgenti, forse alcune più efficaci di altre, ma tutte, indiscutibilmente, coinvolgenti e ben realizzate.

Nella modalità Storia si affronteranno anche sfide decisamente molto diverse dal tipico scontro, come in questo caso, in cui per fuggire dal Dieci Code ci ritroveremo, inevitabilmente, a ricordare con nostalgia un gioco totalmente diverso.

Se da una parte, con questo ultimo capitolo, assistiamo ad un’incredibile ventaglio di migliorie e aggiunte, dall’altro non si può che rimanere con l’amaro in bocca nel constatare quanto, ancora una volta, i combattimenti risultino decisamente non poco sbilanciati. Con un roster di gioco capace di offrire più di cento personaggi giocabili, tra volti nuovi, caratteri secondari, e ninja disegnati mezza volta per sbaglio, non si può che provare un pizzico di sconforto nel constatare che, volenti o nolenti, alcuni combattenti risulteranno drasticamente più forti di altri, andando così a minare negativamente l’esperienza di gioco online che porterà l’utente ad utilizzare e veder usare sempre i soliti tre o quattro personaggi. In questo tipo di giochi, situazioni simili, sono purtroppo l’ordinaria amministrazione, basti pensare a Saint Seiya: Souldier’s Soul o J-Stars Victory VS+ tanto per citarne un paio, tutti titoli accomunati da un’invidiabile e ben curato roster di gioco, ma da un non altrettanto bilanciamento generale tra di essi.

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Nonostante un bilanciamento ballerino, offre combattimenti estremamente belli e appaganti da vedere, con un’incredibile roster a disposizione.

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Attenzione amanti dei picchiaduro da cabinato del bar, se state cercando un titolo competitivo e dalle profonde ed impegnative meccaniche, allora questo gioco proprio non fa per voi. Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 vuole essere, come abbiamo già detto, un tributo per i fan della saga che vede come protagonista il ninja più famoso delle serie animate, offrendo combattimenti estremamente belli ed appaganti da vedere, con un’incredibile numero di personaggi a disposizione, iconici e non, e tutti con le sue tecniche specifiche e diverse da quelle di ciascun altro, aggiungendo inoltre simpatiche novità come la possibilità di combattere su superfici verticali, di danneggiare o distruggere l’equipaggiamento avversario (causando un aumento dei danni ricevuti), la possibilità di cambiare combattente durante il duello switchando con i propri supporti (ma condividendo la stessa barra per l’energia e per il chackra) e l’aggiunta degli effetti elementari: ebbene si, in quest’ultimo capitolo le tecniche di fuoco, per esempio, infiammeranno il malcapitato, provocando danno nel tempo, effetto che potrà essere annullato passando su di una superficie d’acqua, che, trall’altro, sarà in grado di potenziare le nostre tecniche del medesimo elemento. E i personaggi che non dispongo né di fuoco né di acqua? Mah.

Ora più che mai, grazie alla tecnologia delle console di ultima generazione, i combattimenti riescono ad essere più appaganti che mai e incredibilmente belli da vedere, ma a discapito di un bilanciamento ballerino dei personaggi.

Oltre a quelle già menzionate, non si può non parlare della simpatica modalità Avventura, da iniziare, consigliabilmente, dopo aver concluso la Storia, in quanto ambientata proprio dopo gli avvenimenti della stessa. Nei panni del nostro eroe preferito, avremo la possibilità di visitare i villaggi ninja ed altri posti importanti del mondo creato da Masashi Kishimoto, esplorando liberamente le mappe di gioco ed interagendo con gli abitanti del luogo, il tutto come pretesto per avvicinare la timida Hinata all’ingenuo Naruto. L’Avventura, in realtà, è davvero sfiziosa, permettendoci di rivivere alcuni scontri e scene del passato mediante la raccolta dei Cristalli della Memoria, con cui affronteremo duelli divenuti storici nella saga, come lo scontro tra Sakura e Sasori, o quello tra Sasuke e Gaara durante la prova chunin, ma tutti con condizioni di vittoria particolari. Oltre a ciò, potremo accettare e svolgere missioni sparse per i villaggi, che spaziano dalla raccolta di oggetti, alla consegna di qualcosa, al ritrovamento di qualcos’altro, alla tipica sfida a duello.

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La modalità Avventura ci permetterà di visitare i villaggi ninja, cimentarci in variopinte missioni, e raccogliere oggetti da scambiare all’Emporio.

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Gli oggetti ed il denaro raccolti mediante i duelli e le diverse modalità di gioco, potranno essere scambiati nell’Emporio, che metterà a nostra disposizione un’elevatissimo ed impressionante numero di cose, come le voci che vanno a modificare e personalizzare la nostra Carta Ninja (una sorta di biglietto da visita scambiabile e customizzabile con diversi titoli, immagini e sfondi), gli oggetti per la tecnica della sostituzione (siete stanchi del solito tronco mozzato? Perchè non provate con il peluche di un cercotero? O preferite una tazza di ramen?), le immagini per il Finale con Tecnica Suprema (ognuno degli oltre cento personaggi disponibili ne possiede almeno quattro diverse) e i costumi alternativi per i nostri ninja, alcuni davvero belli e che non vedrete l’ora di sbloccare (come gli abiti da samurai o le divise scolastiche per i tre protagonisti), altri lasciano decisamente il tempo che trovano (come la versione viva e vegeta dei ninja resuscitati, la cui unica differenza è il diverso colore della sclera degli occhi).

Toccante, commovente e ricca di significato, questa è una delle scene più emozionanti della serie, riprodotta come flashback nella Story Mode, dimostrandoci quanto l’amore fraterno sia meraviglioso e potente.

In conclusione, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, riesce nell’obiettivo che si era prefissato, risultando essere, a tutti gli effetti, un prodotto immancabile per qualsiasi fan della saga del celebre manga, e che nessuno di essi può permettersi di non avere. Grazie ad una Storia tratteggiata e gestita con cura sopraffina, in grado di coinvolgere come non mai e farci sentire parte integrante degli scontri a cui assistiamo, ad un’avventura leggera e simpatica, che fa da pretesto per raccontarci e ricordarci piccole parentesi che hanno contribuito a rendere storica la serie, ad una grafica e fedeltà d’immagine tali da far impallidire qualsiasi altro gioco tratto da un anime uscito fino ad ora, e a dei combattimenti che, per quanto possano risultare spesso sbilanciati sotto più di un punto di vista, sanno essere ricchi di adrenalina, dinamismo e dannatamente belli da vedere rendendo gloria a tutti gli oltre cento personaggi giocabili, e, in generale, ad un insieme di fattori positivi tali da eclissare quelli negativi, quest’ultimo capitolo riesce ad ergersi a testa alta rendendo gloria all’opera di Kishimoto, permettendo di rinfrescarci la memoria (perchè mai potremmo dimenticare) con un prodotto curato, fedele e travolgente come pochi altri.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è un gioco che va preso per ciò che rappresenta realmente, cioè un magnifico e bene elaborato tributo conclusivo che, almeno per il momento, sancisce il termine di qualcosa che ha accompagnato generazioni di ragazzi e ragazze, crescendo e imparando da quegli ideali meravigliosi e attuali che in ben poche altre cose possiamo avere il piacere di trovare. Mi sento di dire che questo titolo è realmente in grado di essere qualcosa che accompagnerà i fan di Naruto per lungo tempo, perchè obbiettivamente ben realizzato e appagante per quella fetta di pubblico a cui è dedicato. Ma ora basta, le chiacchiere stanno a zero, è tempo di calcare le arene a testa alta, con orgoglio e seguire la propria via del ninja. Che le nostre sfide abbiano inizio, Dattebayo!