Recensione Civilization VI

Sid Meier รจ davvero un personaggio eccezionale. Mente geniale mai celata a firma di capolavori da oltre trent’anni, una carriera invidiabile e sicuramente eguagliata da pochi altri mostri sacri in tutto il panorama dei videogiochi mondiale. La sua creatura di maggior successo, Civilization, รจ giunta al sesto capitolo in forma smagliante, in una parabola crescente che non accenna a fermarsi e che anzi riesce a spingere sempre piรน in alto l’appetibilitร  e in generale il valore degli strategici su PC, quelli a turni che vantano uno zoccolo duro e anche una vastitร  di pubblico ormai non indifferente. Quando si parla di milioni di copie tra l’altro, si parla di vero settore, altro che nicchie appassionate. Settore non congestionato, in cui la concorrenza non รจ alta e Firaxis puรฒ permettersi di uscire con un titolo mai vittima di deadline ansiogene o particolari costrizioni in termini di tempo, riuscendo a gestire con minuzia tutti i particolari nel grande calderone del potere regalato al giocatore, tra interfacce che mostrano dati, tech tree, e caselle esagonali. Uscire appunto dopo sei anni dal capitolo precedente, inframezzato tra l’altro da uno “spin off” di alto livello, non รจ cosa da tutti. Quindi mettetevi comodi sul vostro trono, inย Civilization VIย รจ di nuovo tempo di regnare e conquistare.

Quando una struttura di gioco รจ cosรฌ solida ed efficace, รจ difficile andare rinnovare il brand con grosse novitร  e forti cambiamenti. Talmente efficace che si fatica a credere che sia passato tutto quel tempo da Civ V, praticamente mai invecchiato e che potremmo tutt’ora considerare un ottimo acquisto ancora sopra ad una discreta cifra.ย Ci si potrebbe limitare ad espandere le caratteristiche principali, allungare il brodo insomma, e invece come solo i grandi giochi (grazie a grandi sviluppatori) sanno fare, inย Civilization VIย novitร  e cambiamenti ci sono eccome, capaci anche di modificare la struttura tradizionale di cui sopra. Siamo di nuovo al comando di una ambiziosa civiltร  con mire espansionistiche guidata dalla propria forte identitร , nei panni del solito simpaticissimo alter ego doppiato nella lingua di provenienza con i soliti pro e contro. Il tabellone esagonale รจ ancora lรฌ, “fog of war” compresa. Mouse alla mano perรฒ ci si accorgeย di quanta nuova carne ci sia sul fuoco e si rimane piacevolmente impressionati. Prima dei contenuti รจ l’interfaccia ad avermi conquistato: seppur abbia amato quella del predecessore, ora tutti i comandi a disposizione (veramente tanti) sono favoriti da una intuitivitร  lampante che riesce a mettere a proprio agio dopo veramente poco tempo. Non รจ stato mai menzionato durante le varie presentazioni ed hands on, ma credo che si sia lavorato molto sulle palette cromatiche dei vari pulsanti (non intendo solo le categorie di specializzazione) per migliorare il feedback immediato alla vista, fattore che ho sfruttato dopo le prime partite di tutorial. La profonditร  di gioco, ulteriormente aumentata, richiederร  come รจ sempre stato tante e tante prove per arrivare a “masterare” la gestione del proprio impero, e sarebbe stato ancor piรน ostico senza adattare i set di scelte nei vari menรน di conseguenza.ย Civilization VIย resta infatti un gioco di pazienza e riflessione in cui la cura del dettaglio viene ricompensata. Continua a non essere per tanti, ma oggi รจ ancor piรน accessibile per tutti.

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Civilization VI resta infatti un gioco di pazienza e riflessione in cui la cura del dettaglio viene ricompensata.

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La grande profonditร  si percepisce da subito affrontando le nuove meccaniche di gestione. Le cittร  non occuperanno piรน un’unica casella, ma sarร  possibile espanderle su altre e dividerle in distretti con specializzazioni che si rifanno alle condizioni di vittoria necessarie. Costruite un distretto culturale di fianco al centro cittadino, e avrete musei e centri di ricerca e simili per aumentare il relativo punteggio, cosรฌ come i centri di culto o altari in quelli dedicati alla religione, e cosรฌ via, rispettando alcune restrizioni per renderli disponibili. In questo modo le nuove basi assumono un aspetto e delle funzionalitร  completamente diverse rispetto al passato, vanno pensate analizzando ogni casella che ci circonda, pensando ovviamente anche a come il nemico potrebbe muoversi per attaccarci e quali risorse potrebbe tagliarci e da quale lato. Una nuova dimensione, che fa il verso al genere degli RTS, piรน strutturata e che… mi รจ piaciuta. Pur avendo sempre amato il carattere duro da grande strategico di Civilization rispetto ad altri gestionali, il nuovo sistema movimenta le meningi sulla costruzione e ripaga dopotutto anche in termini visivi di ciรฒ che andiamo a creare, traducendosi in una partita che assume l’aspetto del nostro atteggiamento da comandanti. Una cittร  culturale ricca di musei, o una fredda Sparta pronta alla guerra, scegliete voi. Nelle meccaniche rinnovate troviamo la possibilitร  di unione o divisione delle unitร , utilissima nell’ottimizzare un esercito prima di una battaglia e la ramificazione delle politiche adottabili: quando deciderete se essere rigidi regimi o aperte democrazie avrete dei bonus e malus relativi, malleabili poi nell’avanzare degli anni virtuali. Gli amanti della tattica saranno giร  in fibrillazione.ย Grazie all’introduzione di Religione e Turismo, ci sono nuovi modi di raggiungere la vittoria finale, anche se va ammesso che non sono i modi piรน divertenti.

Civilization VI
Casella dopo casella, il mondo sarร  vostro

Giocare una partita inย Civilization VI, come da tradizione, vuol dire immergersi in un mondo di esagoni per ore e ore, tanto da affezionarvici dopo ore e ore, probabilmente giorni fino al raggiungimento della condizione di vittoria. In media durante le mie prove sono stati necessari circa due salvataggi in tre sere di gioco per tale scopo, ma รจ un dato assolutamente variabile a seconda dello stile di gioco adottato. La generazione della mappa influisce, in alcuni casi sfruttando le giuste combinazioni tra popolazione scelta e risorse disponibili, ho raggiunto a difficoltร  media la vittoria in circa tre ore di gioco intenso. Incide sicuramente il cambiamento dell’uso dei Costruttori, l’unitร  deputata all’edificare le strutture, che ora impiegano solamente un turno per farlo per poi sparire nel nulla. Niente piรน unitร  che restano in giro per la mappa quindi (cosรฌ come le strade, ora automatiche in nascita e miglioramento) ma truppe usa e getta da trasformare in ciรฒ che ci serve. A seconda delle scelte, ha accorciato o allungato nettamente la partita.

Civilization VI
Alle alte difficoltร , ogni turno affrontato superficialmente sarร  sfruttato dall’IA nemica prontamente

Per tutto questo tempo, sarร  la splendida colonna sonora ad accompagnarvi, in cui traspare molta cura nella scelta dei toni e degli effetti, incredibilmente mai fastidiosi o troppo ripetitivi. Molti pezzi vi rimarranno in testa e giร  alcuni ho cominciato a riascoltarli su YouTube, come accade spesso per i giochi di un certo livello, ed รจ proprio il caso. Dal punto di vista grafico invece non abbiamo come al solito modelli tridimensionali complessi, pur essendo aumentati esponenzialmente rispetto aย Civ V, non siamo stupiti dai dettagli o particolari effetti, non avremo animazioni virtuose, tolte le simpatiche movenze dei leader e qualche missile che esplode, ma sappiamo che รจ non รจ nulla che influisca moltissimo sull’esperienza, non l’ho ha mai fatto.

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Questo รจ sicuramente il titolo piรน valido e completo di tutta la serie, il piรน equilibrato e scalabile.

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Per terminare l’analisi parliamo dell’IA avversaria, che mi ha decisamente soddisfatto. Il crescere della curva di difficoltร  mi รจ sembrato proporzionato al livello scelto. Ho veramente sudato per sopravvivere a quello massimo, cercando di contrastare le scelte nemiche terribilmente efficaci nello sfruttare le risorse circostanti per perseguire il metodo di vittoria scelto. L’albero delle tecnologie si รจ rivelato fondamentale, e andrร  studiato per bene fin dall’inizio soprattutto per evitare lo spreco di risorse in abilitร  che non ci saranno utili. Contro la Germania di Barbarossa mi sono visto arrivare i terribili U-Boat dall’oceano in poco tempo e mi hanno tagliato le gambe, ma in piรน di un caso avrei avuto la possibilitร  di evitarlo, a riprova che l’attenzione al dettaglio e il minimo errore possono mandare all’aria la strategia voluta.

Al netto delle novitร  introdotte, il sistema resta solido, addirittura migliorando.ย Civilization VI รจ sicuramente il titolo piรน valido e completo di tutta la serie, il piรน equilibrato e scalabile. Firaxis ha fatto un lavoro a trecentosessanta gradi, meticoloso e onesto verso i giocatori visto che non ha risparmiato nulla per magari inserirlo nella futura espansione. Tanto di cappello, auguri per il futuro ed ora tutti insieme… “one more turn!”.