Total War: Warhammer: la recensione di VMAG

Total War e Warhammer sono due brand ormai enormi che hanno dalla loro una tradizione di qualità lunga decenni e una formula affine che tanti fan avevano desiderato unire nel corso del tempo. Le statuine di Games Workshop, nella loro diversità e quantità, si sposano deliziosamente con il sistema di gioco perfezionato nel tempo da Creative Assembly, ma questa ha sempre preferito ambientarlo nelle diverse epoche della storia della civiltà umana, mai di fantasia e su licenza. Il momento però è arrivato ed è tempo di diventare strateghi per uno dei quattro regni del mondo di Warhammer, al comando di creature fantastiche come grifoni, orchi, nani e vampiri per vincere e prosperare nel Vecchio Mondo, in un universo radicalmente nuovo per la serie.

Total War
E’ il momento per le statuine di prendere vita e darsi battaglia in Total War Warhammer

Abbandoniamo quindi gli imperatori giapponesi, Cesare, Attila e gli altri per fare impersonare Pelleverde, l’Impero, Nani e Conti Vampiri. Sono solamente quattro le fazioni selezionabili in Total War Warhammer, con a scelta due eroi per ognuna. Che fine ha fatto il resto delle meraviglie del brand di Warhammer? Come pronosticabile e come già in parte annunciato da SEGA, sarà solo in futuro che avremo la possibilità di vedere in battaglia gli altri popoli, probabilmente via DLC o direttamente nei nuovi capitoli, a quanto pare i prossimi due di una trilogia. Non possiamo però dirci insoddisfatti e tristi della scelta, per un semplice ed importante motivo: la scelta di una fazione ha molto più peso che in passato, e la caratterizzazione degli eserciti e ogni singolo personaggio rilevante è stata soggetta a grande cura nel lavoro svolto da Creative Assembly nel riproporre tutte le peculiarità della splendida lore che li anima. Con i micro dettagli grafici, la scelta degli effetti sonori, le animazioni fedeli e tanto altro, i fan di Warhammer si emozioneranno nel vedere animate le creature già amate sotto forma di statuine e avventurarsi negli scenari splendidamente riprodotti, e l’unico rammarico sarà dover aspettare per averne di altre a disposizione.

Total War
No, questa è una scena che non potevate neanche immaginare nei vecchi capitoli

Nel nuovo concept non sono solamente gli eserciti e l’ambientazione ad essere cambiati ma anche l’interfaccia di gioco e il sistema di gestione della fazione al di fuori delle battaglie in tempo reale. Il passaggio da un sistema realistico che ricalca la storia ad uno di fantasia ben meno dettagliato sotto questo aspetto, ha permesso di concentrarsi su delle meccaniche di base che favoriscono l’importanza degli scontri all’arma e la semplificazione della gestione di risorse, colonizzazione e necessità del proprio impero. In passato i parametri da soddisfare erano molteplici per avere degli insediamenti senza problemi di sorta e non perderli, mentre ora ci basterà tenere sotto controllo la soddisfazione della popolazione e poco altro a seconda della fazione per continuare a sfruttarli a dovere. Tuttavia i miglioramenti dei capitoli precedenti ritornano in grande stile, con la divisione in regioni e province per una gestione ottimizzata del territorio ed una IA degli insediamenti che finalmente risponde in modo più realistico allo stato delle risorse economiche e militari in cui si trova. In molti si sono lamentati che la mappa del Vecchio Mondo non fosse all’altezza dell’europa di Rome o Attila, già nelle dimensioni, ma il mio giudizio è che, commisurato al numero delle fazioni attualmente disponibili, la cura nella realizzazione e la possibilità di espandersi in futuro, possiamo ritenerci soddisfatti e non delusi. Può essere un rammarico nel panorama videoludico moderno, eppure bisogna aspettare ancora per dare un giudizio definitivo.

Total War
In futuro vedremo l’aggiunta di nuove porzioni di mappa?

Nella distinzione tra le quattro fazioni, le scelte di Creative Assembly sono indiscutibilmente vincenti. Ognuna gode di una caratterizzazione unica e specifica, nell’aspetto e soprattutto nella capacità sul campo di battaglia, e ognuna può godere vantaggi e soffrire svantaggi a seconda della situazione e del rivale. La scelta dell’Impero piuttosto che dei Conti Vampiri ci mette di fronte a delle scelte radicalmente differenti data dalle limitazioni imposte, dalle capacità delle unità a disposizione, e dall’eroe a capo. Quest’ultimo è uno degli elementi maggiormente approfondito rispetto al passato e reso molto più divertente. Nel proseguire nella campagna e nelle vittorie, lo Skill Tree si potrà sviluppare in tante opzioni liberamente selezionabili ed influenzerà ovviamente il nostro stile di gioco, ora più che mai personalizzabile. Le abilità degli eroi permettono tattiche differenti e possono cambiare l’andamento della battaglia se sfruttati attentamente. È necessaria anche esperienza e tanti tentativi falliti per riuscirci, e so che i fan apprezzeranno l’approccio.

Karl Franz e gli altri eroi sono sviluppabili e personalizzabili secondo il proprio stile
Karl Franz e gli altri eroi sono sviluppabili e personalizzabili secondo il proprio stile

Al comando delle truppe si deve avere ben chiaro quale tipologia si muove e le caratteristiche di questa. Anche terminando la campagna con una fazione, all’inizio di quella successiva ci si può trovare completamente spiazzati nell’utilizzo di un’altra. Le abilità speciali degli Orks ad esempio vi premieranno se sceglierete un approccio più bellico mentre usando l’Impero la diplomazia sarà necessaria per annettere al regno quanti più confinanti possibili senza danneggiarli. I nani non hanno unità volanti ma cannoni potentissimi, mentre i Vampiri possono corrompere le città vicine con l’oscurità e risvegliare i morti in battaglia per sfruttarli come unità di massa. L’altra grande novità sono le unità volanti, da tempo anticipate dagli sviluppatori. C’è da dire che anche se il fattore spettacolare è moltiplicato dai grifoni o i pipistrelli, nel comportamento in battaglia sono abbastanza simili alle altre truppe, pur sempre con le loro peculiarità speciali. Per i fan di Total War sarà una gioia per gli occhi vedere finalmente formazioni di soldati volanti piombare addosso alle unità di terra, e personalmente mi ha fatto immaginare un futuro capitolo comprendente finalmente velivoli da utilizzare liberamente. Una conquista del passato come le battaglie a bordo di navi non è presente in Warhammer, ma anche questa potrebbe essere una meccanica che verrà inserita in futuro.

Prima di guardare il nemico negli occhi, alzate lo sguardo
Prima di guardare il nemico negli occhi, alzate lo sguardo

Una delle variazioni più importanti nelle battaglie sono quelle apportate agli assedi alle città. A differenza del passato ora l’accesso è garantito da un solo lato, protetto ovviamente da mura. Questo semplifica di molto l’approccio all’assedio che diventa più una carica allo sfondamento tramite il sapiente utilizzo delle macchine e delle truppe, piuttosto che una tattica di posizionamento da studiare. Lo stesso vale per il nemico che vi avrà sempre faccia a faccia e non dovrà preoccuparsi di strategie ad esca e distrazioni nella posizione da adottare. Qui il giudizio soggettivo vi farà decidere se apprezzare o meno la scelta, per quanto riguarda chi vi scrive, un approccio più action al tipo di battaglia lo rende sì più accessibile ma meno profondo ed affascinante, e per una serie che non è mai scesa a compromessi come Total War è una perdita significativa.

Total War Warhammer è quello che moltissimi fan del genere stavano aspettando: l’unione di due mondi affini che farà felici sia i fan delle statuine che avrebbero sempre voluto vederle in movimento in epiche battaglie da migliaia di unità, sia i fan della saga di Total War che godranno di una ventata di freschezza in un mondo di fantasia completamente nuovo, popolato di creature non solamente umane. La qualità è assoluta mentre la quantità è ancora carente per soddisfare tutti i palati. Forse nei prossimi capitoli e con nuovi contenuti SEGA e Creative Assembly, insieme a Games Workshop, potrebbero arrivare all’eccellenza sotto tutti gli aspetti, conquistando anche i più coriacei appassionati dei capitoli a tema storico.