La gamification dei Big Data con Oculus Rift

Più volte vi abbiamo parlato di come l’utilizzo di Oculus Rift può interessare non solo il mercato dell’intrattenimento interattivo ma anche altri settori e altri business grazie al suo enorme potenziale esplorativo. Un esempio pratico che già sta vedendo le prime applicazioni pratiche è ArchVirtua, un software che permette la progettazione e l’esplorazione di disegni architettonici, ma come questo molti altri. 

Johnny-MnemonicMarion Koopman del Greenhouse Group ha colto il potenziale dello strumento e durante il suo speech al TED (Technology Entertainment Design) Conference ha spiegato  quelli che potrebbero esseri gli sviluppi futuri per l’analisi dei Big Data grazie alla realtà virtuale. Ora, la questione potrebbe apparire estremamente tecnica, ma in realtà è molto più realistica di quello che si possa immaginare. Chi di noi non ricorda Johnny Mnemonic? In questo cult della fantascienza Keanu Reeves utilizza un HMD e un paio di Haptic Gloves per esplorare i dati digitali conservati in un hard drive virtuale nascosto nella sua mente.

Irrealistico? Questo è da vedere.

johnny mnemonic blu-raycompreMarion Koopman ricorda a tutti che il mondo di oggi produce giornalmente una quantità di dati 66 volte superiore al numero delle stelle presenti nella nostra galassia e che non è stato ancora inventato uno strumento capace di sintetizzare i risultati delle analisi svolte su una tale somma di dati. Grafici, fogli excell e tabelle sono di fatto strumenti limitati, troppo legate a logiche passate, che cominciano a mostrare la loro bidimensionalità, in un mondo che oramai misura le informazioni digitali in tera.

Greenhouse Group è attualmente al lavoro sulla demo di un software che permetterà l’esplorazione fisica dei dati digitali in una realtà virtuale strutturata su livelli esattamente come accade in un vero DataWarehouse.

big dataL’ambiente è totalmente interattivo e tramite l’utilizzo del mouse l’utente può modificare l’analisi dei dati in tempo reale: gli effetti di tale interazione andranno a modificare la struttura dell’ambiente virtuale che quindi sarà dinamica e flessibile a seconda delle necessità di analisi.

Sebbene la sperimentazione in questo senso sia ancora nella fase iniziale e la stessa demo proposta da Greenhouse non permetta un livello di iterazione significativo, è importante evidenziare come Oculus Rift sia motore di innovazione anche in un settore come quello della Business Intelligence, altamente remunerativo ma non legato in nessun modo all’intrattenimento.

Direttamente dal TED, lo speech di Marion Koopman.

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