Cyberith e Virtualizer: perché la realtà non è abbastanza

Virtualizer Proto2neu

La realtà virtuale è oramai matura. Noi siamo in fibrillazione in attesa del definitivo rilascio del Rift e non siamo i soli. Le istituzioni culturali sono sull’attenti e gli studenti universitari non fanno che proporre progetti dedicati alla VR. Uno di quelli più importanti, tanto da essere presente anche alla GC 2013, è Virtualizer, un dispositivo di locomozione con sensori integrati per il rilevamento del movimento.

Virtualizer è un progetto di un gruppo di studenti del Politecnico di Vienna che ha preso il nome di Cyberith. Virtualizer è un dispositivo che permette di muoversi in mondi virtuali senza cambiare posizione nella realtà; il movimento è molto naturale e ciò consente a un numero enorme di titoli in realtà virtuale di essere vissuti dai suoi giocatori: andremo in giro con i nostri piedi in qualsiasi anfratto del mondo virtuale, non ci saranno limiti.

Virtualizer Proto2neu2

Virtualizer consente di muoversi, correre, saltare, accovacciarsi, e utilizzare le nostre armi preferite all’interno della VR. Si presenta come una postazione “circolare” che, in combinazione con un semplice controller o con un pad “di movimento” come può essere il Wiimote o i Razer-Hydra e un HMD come Oculus-Rift, il Virtualizer fa “sentire” il gioco: già immagino cosa deve essere esplorare con i miei piedi la zona contaminata di Fallout…mio Dio! E’ stata creata una superficie d’appoggio con materiali accuratamente selezionati, che permettono al piede del giocatore di scivolare senza fare eccessivi sforzi e quindi di consentire la fluidità del movimento e la sua conseguente naturalezza. Lo scopo è quello di portare il dispositivo di movimento in tutti i salotti del mondo per cambiare il modo di videogiocare. Ancora un alleato per Oculus Rift, ancora un’innovazione, ancora un gruppo giovane. La VR è con noi, ora o mai più.

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