HTC: Alvin W. Graylin parla dello scetticismo generato dal kit wireless per Vive

Non molto tempo fa, HTC ha parlato di un accessorio in grado di trasformare il Vive in un visore wireless. Frutto dell’impegno della TPCAST, azienda supportata dal progetto Vive X, tale dispositivo ha sicuramente incuriosito molte persone, ma anche generato molti dubbi e molte perplessità. Primo fra tutti, la latenza, una caratteristica estremamente importante per garantire un’esperienza ottimale e priva di malesseri in VR. Con tutti i problemi che derivano da un sistema wireless, è davvero possibile che così, dal nulla, sbuchi fuori un apparecchio in grado di offrire un visore privo di cavi senza andare a perdere a livello di prestazioni? Questo si è chiesta la gente. Durate le varie sperimentazioni avvenuto fino ad ora, i migliori risultati ottenuti si aggiravano sui 15 ms, ma TPAST invece afferma che il suo accessorio aumenta in modo quasi impercettibile il ritardo, non più di 2 ms in più. Alvin W. Graylin, presidente HTC di regione in Cina per il Vive, afferma che tale scetticismo è del tutto comprensibile, poichè rappresenta una svolta per la tecnologia davvero importante.

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Tali dubbi si riveleranno fondati o verranno completamente demoliti? La VR wireless è più vicina di quanto ci aspettassimo oppure no?

Indubbiamente, la verità si saprà solo quando sarà possibile provare questo upgrade fuori dalla Cina. Graylin ha quindi continuato dicendo che questo risvolto è positivo per chiunque sia già in possesso di un Vive o per chi fosse interessato ad acquistarlo. Sembra quindi almeno un primo passo verso un futuro privo di cavi. Questo prodotto rappresenta quindi la via di mezzo tra il visore mobile e quello cablato, fornendo il beneficio del primo, ovvero libertà di movimento, e la potenza del secondo, il quale può fare affidamento ad un PC VR-ready. Il pre-order in Cina ha fatto sold out in pochissimo tempo, e la consegna dovrebbe avvenire durante i primi mesi del 2017, con una batteria più potente prevista da lì a poco. Insomma, per ora le perplessità ce le teniamo, ma cerchiamo di essere fiduciosi: potrebbe non essere la soluzione definitiva, ma da qualche parte si dovrà pure iniziare, no?