ReVive: le esclusive non sono più esclusive!

Era prevedibile che l’arrivo del Touch avrebbe mosso le acque in maniera piuttosto aggressiva, e se fin’ora l’HTC Vive si trovava in netto vantaggio grazie al room scale, l’Oculus Rift fa la sua rimonta con un suo sistema, un pò rozzo in confronto a quello del Vive, e dei controller, al contrario, veramente fenomenali. La possibilità di portare le nostre dita all’interno della realtà virtuale permette di esplorare nuovi livelli di interazioni sociali e di gameplay, e di certo sentiremo molto parlare di esperimenti incentrati su questo aspetto nei prossimi tempi. Come se non bastasse, Oculus, al tempo, sfoderò la sua potente quanto scorretta arma delle esclusive. Alcuni titoli, disponibili solamente per Oculus Rift ma potenzialmente compatibili anche col Vive, hanno spinto molto la piattaforma, scatenando però non poche controversie tra le schiere di appassionati, i quali si sono sentiti un po’ traditi da questo modo di pensare visto che in origine si erano fatti tanti discorsi sul ruolo dannoso che avrebbero avuto le esclusive per la VR. Un piccolo gruppo di ribelli ha quindi deciso di mettersi a lavoro per sviluppare un sistema che permettesse a quei giochi perfettamente compatibili col Vive di essere giocati su quest’ultimo, e lo hanno chiamato ReVive. Si tratta fondamentalmente di un hack che permette di eludere il DRM (Digital Rights Management) dei giochi e permettere loro di funzionare anche sul Vive. Poco dopo il rilascio, un aggiornamento del Rift impedì all’hack di funzionare, rendendolo completamente inutilizzabile.

oculus-home
Esclusive come Lucky’s Tale e Chronos diventano giocabili anche sull’HTC Vive grazie a ReVive!

I fan si scatenarono, puntando il dito contro l’azienda sostenitrice delle esclusive, ma in loro difesa affermarono che l’aggiornamento non prevedeva questo risultato, e nel giro di poco tempo, il ReVive tornò di nuovo funzionante grazie ad un nuovo aggiornamento del Rift. Questo hack rappresentava sicuramente un danno per l’azienda, ma ora che è arrivato il Touch, è probabile che la cosa potrebbe non diventare così preoccupante proprio grazie all’enorme differenza tra i due sistemi di controllo. Ovviamente, ciò non impedisce di giocare sul Vive a molte esclusive del Rift, ma tutti quei giochi che prevedono l’uso delle dita risulteranno completamente o in parte assolutamente ingiocabili. Diciamo quindi che alla fine un modo per tutelare i diritti delle sue future esclusive Oculus l’ha trovato, e sarà interessante vedere se qualcuno si inventerà un sistema per aggirare anche questo ostacolo. Il Touch rappresenta quindi una mossa vincente sotto molti aspetti: come si comporterà Valve? Sappiamo che da tempo sono a lavoro su un loro sistema di controlli che prevede l’uso delle dita, ma per ora se ne sa poco. Non ci resta che aspettare.