La top 3 dei migliori mazzi che consiglierei ai principianti di Hearthstone è destinata a cambiare. Sappiatelo. Di nerf in buff, di espansione in mini-espansione, dopo una rotazione; o, semplicemente, perchè qualcuno scopre una sinergia inaspettata che ribalta gli equilibri della locanda. Non prendetela quindi come oro colato, imprescindibile e inequivocabile realtà inalienabile nel corso degli anni: non è così. Piuttosto, vedetela come una fotografia del meta attuale: un’istantanea (Polaroid, per chi ha qualche anno in più e si ricorda il marchio ormai quasi scomparso). Questo, a prescindere dal fatto che gli archetipi dei mazzi qui raffigurati possano restare sulla cresta dell’onda anche in meta differenti, variando qualcosa qui, e qualcosa là. Il Face Hunter ne è un esempio chiaro e lampante. Anche per questo motivo, oggi, ho voluto iniziare ex abrupto con una dichiarazione di intendi precisa e inequivocabile. Un monito, a voi principianti che attratti dal titolo vi siete fiondati, pronti a scoprire quali carte craftare, quali shardare, e che liste considerare. Hearthstone è un gioco mutevole. Un’applicazione viva, che si installa sui vostri device irretendovi con la sua collezione ormai vastissima, la sua resa tecnica eccellente e l’art direction nel design di effetti, carte, doppiaggi (in italiano, e non è poco) di altissima qualità. Ma solo coloro che sono disposti a respirare con lei la buona e la cattiva aria; le espansioni più OP e quelle meno ispirate; le combo più rotte e i nerf più inaspettati resteranno in Hearthstone abbastanza a lungo da scoprire perchè, ancora oggi, io sia qui a scrivervi dopo così tanto tempo, e così tante lamentele, di questo card game digitale. “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate” magari è eccessivo. Magari no. E, sempre diretto a voi neofiti che leggete, non è per forza un male. Anche l’inferno, per certi versi, può rivelarsi una piacevole sorpresa per i palati più fini…
Top 3: QUESTLINE WARLOCK
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Polvere totale richiesta per craftare il deck da zero: 3320
Difficoltà: 4 su 5
Demon Seed, la nuova quest dello stregone, si è affermata come una delle migliori missioni che il gioco abbia mai visto dagli albori. Per sbloccare l’arma finale Blightborn Tamsin, che restituisce al mittente ogni danno che ci autoinfliggiamo nel nostro turno, sfrutta potenti carte di rimozione come Drain Soul, Soul Shear e Unstable Shadow Blast. Che non solo eliminano creature pericolose dalla board del tuo avversario; alcune di queste carte, infatti, possono anche aiutarti a completare la missione. Da quando lo stregona, poi, ha ricevuto l’arma Runed Mithril Rod, il mazzo ha assistito al moltiplicarsi di una serie di combo mortali, che partono quasi da sole una volta scontate le carte corrette. E pescare carte con questo mazzo è davvero molto facile; con il potere dell’eroe, o la combinazione Nightshade Matron e Hand of Gul’dan. Poi, c’è Stealer of Souls, che cambia una carta pescata di recente con una sua copia il cui costo si paga in salute invece che in mana. Non sottovalutare quanto potente possa essere questo effetto: Lo Stealer è stato persino BANDITO da alcune modalità di gioco!
Perchè consigliarlo a un neofita? Perchè a dispetto dell’apparente difficoltà nell’incatenamento delle combo, insegna i rudimenti dei mazzi control; quelli votati a riflettere prima di ogni giocata. I mazzi che, poi, ti daranno probabilmente più soddisfazione, quando un piano malvagio che hai pensato di sfruttare per vincere fa finalmente in porto.
Top 2: SCIAMANO ELEMENTALE
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Polvere totale richiesta per craftare il deck da zero: 3760
Difficoltà: 3 su 5
Wailing Vapor è un eccellente servitore già a inizio partita, con le sue statistiche assolutamente premium e un effetto incredibile: dopo aver giocato un Elementale, ottiene +1 Attacco. Inizia tutto da qui, un piccolo elementale e un potenziamento scalabile. Seguito da un altro elementale, il cui effetto si attiva solo se hai giocato un elementale il turno prima. E seguito ancora, poi, da un ennesimo elementale, che ci fa pescare una magia di danno diretto ai punti vita avversari (burn) che a sua volta… e via così. Shaman ha accesso a così tanti potenti elementali a basso costo, come Cagematch Custodian, Arid Stormer e Gyreworm, che avrete solo l’imbarazzo della scelta. Per non parlare delle magie burn. “Un solo monito giunge infine” direbbero le Parche di Hercules della Disney: la curva di mana nell’Elemental Shaman è legge. Il costo della singola carta che giocherete è abbastanza basso da avere sempre carte da giocare entro i primi turni. Tutto il deck, poi, è tarato perchè non sprechiate nemmeno una goccia di mana, nemmeno un danno agli avversari. E poi, una volta stabilita una board di tutto rispetto piena di elementali, viene il momento di attaccare… con il nostro stesso eroe. Whack-A-Gnoll Hammer, arma 2/5 con furia del vento, ti dà la portata extra di cui hai bisogno per chiudere tutte le partite. Lilypad Lurker, Serpentshrine Portal e Canal Slogger, le tua carte burn, con l’Hammer in campo non sono obbligatoriamente da lanciare sui punti vita nemici. In caso, diventano anche utili per sbarazzarsi di servitori particolarmente fastidiosi (con provocazione n.d.r.).
Perchè consigliarlo a un neofita? Perchè è un ottimo mazzo tempo, che insegnerà ai player novizi a non sprecare risorse o turni, mentre si divertono a pestare i punti vita del nemico con creatività, danni burn, magie, attacchi di creature e armi potenziate nelle mani del nostro eroe.
Top 1: FACE HUNTER
Codice mazzo: AAECAR8C3r4D5/ADDqK5A9zMA6LOA4LQA7nSA4vVA4biA8rjA9zqA/DsA9vtA/f4A6mfBLugBAA=
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Polvere totale richiesta per craftare il deck da zero: 3680
Difficoltà: 2 su 5
Se, invece, vuoi semplicemente schiacciare qualsiasi mazzo control (tipo il warlock di cui sopra) nella ladder classificata, il Face Hunter è il mazzo che fa per te. La curva di mana del Face Hunter è in gran parte costruita attorno creature e magie da uno e due mana, permettendoti di giocare carte in ogni turno senza fallo. Perciò… datti alla pazza gioia! Sebbene l’introduzione del set base abbia portato alla rimozione di molte delle potenti mosse finali dell’Hunter, sono state parimenti proposte una serie di sostituzioni che sembrano ricoprire molto bene lo stesso ruolo. Carte come Quick Shot e Piercing Shot danno all’Hunter il potere extra di cui ha bisogno per chiudere le partite prima che i mazzi di controllo possano raggiungere il loro turno di forza definitivo. Quindi sì, inonda il tabellone con servitori economici come Intrepid Initiate, Wolpertinger e Demon Companion, e cerca di chiudere la partita fin dai primissimi turni di gioco. Attenzione solo… a non sforare con i turni. Dovrai correre con il Face Hunter, e non voltarti mai indietro. Ricordare che “the face is the place” da colpire, preferibilmente quella nemica. Niente trade (eliminare un nostro minion in cambio di uno nemico) e poche distrazioni sono concesse al Face Hunter. Se lo Sciamano Elementale è un deck tempo, il Face Hunter è un mazzo “fretta”, senza dubbio! Rinoceronte Calpestante e i suoi 5 mana di costo sono il tuo campanello di allarme; la carta può farti vincere molte partite contro avversari ignari, specialmente quando lo buffi usando Warsong Wrangler e Adorable Infestation. L’effetto del Rhino, infatti, infligge tutti i danni in eccesso, rispetto a quelli inflitti ai minion nemici, all’eroe nemico; se riesci a ferire un servitore debole, sei a cavallo. Ma, anche, quando giochi il Rinoceronte, sai di essere al quinto turno. Al quale potrebbe non seguirne un sesto, se non avrai vinto impedendo ai deck control di recuperare il terreno perduto.
Perchè consigliarlo a un neofita? Perchè questo è il mazzo perfetto per scalare la classifica rapidamente, spendendo poche polveri e divertendosi a riempire il terreno di piccole, fastidiose creaturine infestanti. E poi, o vinci in fretta, o perdi altrettanto in fretta. In media, le partite con e contro Face Hunter finiscono sempre prima del settimo turno. Face Hunter è un mazzo facile per iniziare, fra i più economici della locanda anche con l’obiettivo di fare Legend, e, infine, un modo semplice per imparare la lezione più grande di Hearthstone. Un gioco dove, fino ad ora, l’acceleratore si pigia tutto insieme, o per nulla. Senza mezze misure.