Joker Folie à Deux

Joker – Folie à Deux: le sfumature di un personaggio drammatico

Apparizioni e storia dell'iconica nemesi di Batman, dal 1940 fino a nuovo capitolo Joker - Folie à Deux

Joker: Folie à Deux è il nuovo, secondo capitolo, del film uscito nel 2019 con Joaquin Phoenix, che racconta una nuova interpretazione della storia del celebre antagonista DC. Infatti, il Joker è diventato un’icona della cultura popolare grazie alla sua complessità come personaggio, determinata dall’ambiguità che gli ha sempre donato che una presenza incisiva all’interno delle diverse rappresentazioni. Da qui nasce il film Joker del 2019, che ha offerto una nuova e oscura interpretazione del personaggio, fino a portare nel 2024 un sequel, Joker – Folie à Deux.
Sulla base di questo nuovo capitolo, andremo a raccontare il percorso del personaggio, attraverso nuovi e vecchi racconti, per poi arrivare all’exploit drammatica dell’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix.

Le apparizioni del Joker: dal 1940 fino a oggi

Concepito in origine come anima gemella distorta di Batman, Joker è la nemesi prescelta con la quale l’eroe DC si è sempre confrontato in una costante battaglia psicologica, oltre che fisica. Nato nel 1940 e inizialmente noto come Il Jolly, ha costruito nel tempo una reputazione che lo ha reso un antagonista affascinante e pericoloso. Apparso anche nella serie live-action con Adam West tra il 1966 e il 1968, tra le sue storie più iconiche, spiccano sicuramente The Killing Joke, di Alan Moore, e Death of the Family, di Scott Snyde. Da qui, la sua figura si è estesa nei media, prima con l’interpretazioni di Jack Nicholson con il Batman del 1989, diretto da Tim Burton, e poi con Batman: The Animated Series, tra il ’92 e il ’95, Il Joker è uno dei principali antagonisti nella celebre serie animata.

Dopo l’apparizione di Heath Ledger nel primo film della trilogia del Cavaliere Oscuro, diretto da Christopher Nolan, la figura del Joker è cresciuta in modo esponenziale, raccontando sempre versioni differenti di sé, alcune amate, e altre odiate come quella di Jared Leto in Suicide Squad. La storia del Joker attraversa anche i videogiochi, dal ’88 fino al 2013, tra The Caped Crusader, Arhkam Asylum e Injustice: Gods Among Us. Recentemente, è apparso come personaggio giocabile nel videogioco di Suicide Squad: Kill the Justice League, dove la sua apparizione proviene da un universo alternativo, poiché quello corrente lo vede morto già anni prima. Infatti, tra mondi alternativi, altre storie, e tracciati di trama differenti, la figura del Joker ha sempre spiccato nel grande arazzo della DC Comics, fino ad arrivare al 2019 con il Joker di Joaquin Phoenix.

Joker – Folie à Deux: il trailer e la trama

Folie à deux è un termine francese che significa “pazzia condivisa”, utilizzato in psichiatria per descrivere una condizione in cui due o più persone condividono le stesse illusioni deliranti.
In questo secondo capitolo, che riprende le vicende di Arthur Fleck nel film del 2019, del Batman sembra non esserci alcuna traccia, ma in compenso, viene approfondita una storia diversa che racconta l’amore distorto tra il Joker e la sua assistente personale, Harley Queen. Il titolo, quindi, suggerisce un collegamento mentale e psicologico tra i due personaggi, legandosi alla follia tragica di un uomo sconfitto divenuto l’arcinemico della società, emergendo quasi come eroe nel contesto sociale corrotto e ingiusto.

Arthur Fleck, infatti è figlio di un’epoca corrotta, che nella sua drammaticità ha costruito un nuovo linguaggio, in cui c’è finalmente spazio per l’amore. In questo senso, nel trailer vediamo anche Harley Queen, nella splendida interpretazione di Lady Gaga, che ha già avuto modo di stupire come attrice nel film A Star is Born, e House of Gucci. Qui, Gaga non interpreta la Dottoressa Harleen Quinzel, ma probabilmente una detenuta del manicomio di Gotham, che si innamora al simbolismo violento e significativo di Arthur Fleck, rafforzando l’emotività del personaggio e dando spessore alla loro storia. In questo modo, il punto di vista di uno solo, diventa la nuova parola con cui gli emarginati costruiscono il loro mondo, e la mente diventa veicolo dell’immaginazione profonda che si manifesta attraverso la follia.