Boss Fight – V mensile Cover Story

Quando Sony ha annunciato la nomina dei suoi due nuovi CEO, non abbiamo potuto non ripensare a tanti nomi di grandi capi o top manager dell’industria dei videogiochi, gente che, in un modo o nell’altro, ha contribuito a plasmare questo pazzo mondo nel modo in cui lo conosciamo. Ne abbiamo scelti arbitrariamente 16 e li abbiamo messi in gara, per stabilire il miglior boss del gaming secondo V.


NOME: Reggie Fils-Aimé

AZIENDA PRINCIPALE: Nintendo of America

Mega boss di Nintendo of America dal 2006 al 2019, Reggie (diminutivo di Reginald) è stato l’uomo forte della Grande N, il duro che, per la prima volta, ha presentato l’azienda in modo aggressivo. E indovinate un po’? Poi sono arrivate le vittorie. La sua fama nasce all’E3 del 2004 quando, nella conferenza stampa Nintendo di Los Angeles, esordisce da Vice President Sales and Marketing e, dal palco, esclama: “My name is Reggie. I’m about kickin’ ass, I’m about takin’ names, and we’re about makin’ games”. Suo il meme: “My body is ready”.


NOME: Yves Guillemot

AZIENDA PRINCIPALE: Ubisoft

Nel 1986, fonda Ubisoft, azienda destinata a diventare uno dei maggiori colossi europei del videogioco, prevalendo decisamente nel derby transalpino con la rivale Infogrames. Guillemot ha indubbiamente creato un publisher potente e dal ricchissimo e variegato portfolio di titoli, oltre ad aver coltivato il talento di Michel Ancel (Rayman, Beyond Good and Evil), considerato lo Shigeru Miyamoto europeo. Ha tuttavia subito non poche critiche per la tossicità dell’ambiente di lavoro in Ubisoft…


NOME: Trip Hawkins

AZIENDA PRINCIPALE: Electronic Arts

William Murray Hawkins III, per gli amici Trip, classe 1953, è stato il fondatore di una delle prime aziende third party, nata per dare dignità ai creatori di videogiochi e per affrancarli dalle grandi aziende accentratrici del tempo, in primis Atari. Qual era questa sorta di azienda indie ante litteram? Semplice: Electronic Arts! Si sa, il destino è ironico, ma Trip Hawkins, con il suo stile e la sua eleganza, ha lasciato il segno per le generazioni a venire. Nonostante abbia poi fondato la 3DO!


NOME: Kaz Hirai

AZIENDA PRINCIPALE: Sony

Kazuo “Kaz” Hirai è stato come nessun altro mai il volto del successo travolgente di PlayStation. A capo di Sony Computer Entertainment dal 2007 al 2012, CEO e Presidente di Sony dal 2012 al 2018 e infine Chairman di Sony Corporation fino al 2019, Kaz Hirai, con la sua sfrontatezza arrogante ma terribilmente vincente, è stato l’emblema di quella Sony leader indiscussa dei gaming su console. Epoca PS2. E3 2001, prima dell’uscita di GameCube e Xbox, Kaz Hirai dice: “Chi sarà il numero 2?”. L’anno successivo va oltre: “La console war è finita”.


NOME: Christina Wootton

AZIENDA PRINCIPALE: Roblox

Non sottovalutate questa donna. Se il gigante Roblox, una piattaforma gaming da oltre 70 milioni di giocatori al giorno, è il mostro che è, molto dipende proprio dal fiuto e dal genio di Christina Wootton, Chief Partnerships Officer della casa californiana. Grazie al suo straordinario e instancabile lavoro, Roblox si è consolidato al centro dell’immaginario collettivo contemporaneo, e non solo dei giovanissimi, ormai. Una piattaforma dove c’è qualsiasi cosa e accade di tutto. Ah, già: e non chiamatela “metaverso”, per favore…


NOME: Sam Houser

AZIENDA PRINCIPALE: Rockstar

Poche storie. Sam Houser è il Presidente di Rockstar (New York), azienda sussidiaria di Take Two, publisher dei suoi più preziosi gioielli, primo fra tutti il multi miliardario spazza-record Grand Theft Auto. Fino al 2020 era affiancato da suo fratello minore Dan, il creativo dei due, quello da sempre dedito alla scrittura dei loro capolavori. Non solo Rockstar ha sfornato (e lo fa tuttora) alcuni dei titoli di maggior successo della storia del videogioco, ma gode di un prestigio unico associato al suo brand. Il merito? Di Sam, ovvio.


NOME: Satoru Iwata

AZIENDA PRINCIPALE: Nintendo

Soltanto a sussurrare il suo nome, i nostri occhi si gonfiano di lacrime. Satoru Iwata, Presidente di Nintendo tra il 2002 e il 2015, è stato una persona di straordinaria umanità, oltre che un grande professionista, ma una malattia lo ha portato via a soli 56 anni, l’11 luglio 2015. Satoru Iwata attuò con successo l’ultimo piano del predecessore Hiroshi Yamauchi, lanciando prima il DS e poi il Wii, riconquistando così lo scettro di leader di mercato da lungo tempo strappato da Sony alla Grande N. Un esempio, sotto tutti i punti di vista.


NOME: Bobby Kotick

AZIENDA PRINCIPALE: Activision

Robert A. Kotick, per gli amici (ma ne ha?) Bobby, è stato il feroce padrone di casa Activision/Activision Blizzard dal 1991 al 2023. Arcirivale storica di Electronic Arts, la grande corporation USA non ha certo brillato per umanità e riguardi nei confronti… degli esseri umani, e Bobby Kotick, suo leader per 32 anni, ne è stato senza dubbio la causa principale. Ha detto addio dopo che Microsoft aveva acquisito Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari, lasciando la società a fine 2023 con quasi 400 milioni di “liquidazione”. Ora pare voglia comprare TikTok…


NOME: Ken Kutaragi

AZIENDA PRINCIPALE: Sony

Ingegnere elettronico prima ancora che businessman, Ken Kutaragi è una di quelle figure vissute tra luci e ombre che sarebbero perfette per una serie TV contemporanea. Per diversi anni in posizioni apicali all’interno della famiglia Sony, è conosciuto per essere “il Padre della PlayStation”, e questo è il vero titolo d’eccellenza di Kutaragi, cui dobbiamo anche l’inaffondabile PlayStation 2, tuttora la console più venduta della storia, e la più controversa PS3, macchina che determinò la fine degli anni d’oro di Kutaragi-san.


NOME: Peter Moore

AZIENDE PRINCIPALI: Sega, Microsoft, EA

Volete capire quanto è bravo quest’uomo? Dal 2017 al 2020 è stato CEO della squadra di calcio del Liverpool, con cui ha vinto Premier League, Champions League e FIFA Club World Cup. Nel 2000 fu Presidente di Sega of America, lanciando eroicamente il Dreamcast. Per Microsoft lavorò dal 2003 al 2007, come uno dei big names dietro Xbox. Svelò la data di uscita di Halo 2 mostrando di essersi tatuato il logo del gioco sul braccio! Infine, fu a capo di EA Sports, macinando un successo dopo l’altro. Un manager old school. Ce ne fossero, come lui.


NOME: Masaya Nakamura

AZIENDA PRINCIPALE: Namco

Morto nel 2017 alla veneranda età di 91 anni, Masaya Nakamura è l’uomo che ha fondato Namco, mitico publisher di titoli come Pac-Man e Tekken. Nel 1974 acquisì da Nolan Bushnell la Atari giapponese, che nel 1977 rinominò Namco. I grandissimi successi della casa in questione raccontano il genio imprenditoriale di Nakamura, che si batté sempre da protagonista con le maggiori aziende di videogiochi nipponiche. Fu CEO di Namco fino al 2002. Tra le altre cose, nel 1999 partecipò alla creazione della storica Monolith Soft (Xenosaga).


NOME: Isao Okawa

AZIENDA PRINCIPALE: Sega

Il 16 marzo 2001 moriva il primo Presidente e CEO di Sega, Isao Okawa. Al suo funerale c’erano tutti i più grandi uomini del settore, uniti nel rispettare e onorare un uomo unico. Okawa, a capo di Sega dal 1984, essendo la sua azienda CSK Holdings Corporation (fondata nel 1968) titolare della maggioranza delle azioni, fu la persona che per Sega non si tirò mai indietro. Quando la crisi del Dreamcast impose il passaggio alla sola produzione di software, Okawa-san condonò all’azienda tutti i debiti verso di lui e donò tutte le sue azioni alla stessa Sega. Il valore di questo regalo? Oltre 730 milioni di dollari.


NOME: John Riccitiello

AZIENDE PRINCIPALI: Electronic Arts, Unity

John Riccitiello

Se la figura del top manager della Games Industry non gode spesso di una grande fama, temiamo sia anche a causa di squali come John Riccitiello. Presidente e COO di Electronic Arts dal 1997 al 2004, tornerà in quei lidi come CEO dal 2007 al 2013. A fine 2014 diventa CEO di Unity Technologies, ma, nonostante diverse manovre di finanziamento della società e di espansione dell’utilizzo del suo engine ad altri settori, l’epilogo non è dei migliori. Riccitiello lascia Unity dopo la sua “tassa sul tempo di esecuzione”, per la quale più un titolo viene scaricato, più il suo studio deve pagare.


NOME: Phil Spencer

AZIENDA PRINCIPALE: Microsoft

Phil Spencer

Phil Spencer è il classico uomo-bandiera: in Microsoft dal 1988 come tirocinante, salta a bordo della corazzata Xbox nel 2001. La sua carriera nella casa fondata da Bill Gates è inarrestabile e, passo dopo passo, Phil Spencer scala la gerarchia, fino a diventare nel 2022 CEO di Microsoft Gaming. Una cosa è certa: Phil è un uomo estremamente attivo, che ha realizzato molti traguardi, sapendosi far amare dai fan Xbox e, in generale, del gaming targato Microsoft. Acquisizioni illustri, il celeberrimo Game Pass, xCloud Gaming… serve dire altro?


NOME: Tim Sweeney

AZIENDA PRINCIPALE: Epic

Timothy Dean Sweeney, classe 1970, nel 1991 fonda Potomac Computer Systems, che nel 1992 rinomina Epic MegaGames e che nel 1999 diventerà infine Epic Games. Enfant prodige della programmazione, Tim Sweeney crea tra il 1995 e il 1998 il ben noto Unreal Engine, che debutta appunto con Unreal, videogioco di combattimento in 3D con visuale in prima persona, in stile Doom e Quake. Quanto è potente Sweeney? Fate voi. Epic possiede Fortnite, l’Unreal Engine è uno standard de facto del gaming, e il patrimonio di Tim è stimato tra i 7,6 e i 9,6 miliardi di dollari.


NOME: Roberta Williams

AZIENDA PRINCIPALE: Sierra

Roberta Lynn Heuer, nata a Los Angeles nel 1953, è senza ombra di dubbio la donna delle avventure punta e clicca. Nel 1979 fondò infatti con suo marito Ken la On-Line Systems, rinominata nel 1982 in Sierra On-Line. La Sierra fu il publisher che, a suon di capolavori, duellò con la LucasArts (già Lucasfilm Games), e tra le sue armi sono da annoverare serie ideate e scritte proprio da Roberta Williams: King’s Quest, be Laura Bow. Roberta Williams non è stata solo una brillante creatrice di videogiochi, ma anche una leader di successo.


IL VINCITORE ASSOLUTO

REGGIE FILS-AIMÉ


FUORI CONCORSO

Ci siamo divertiti e sappiamo essere spregiudicati, ma anche noi di V abbiamo una sfera di sacralità da rispettare. Ecco perché abbiamo  tenuto “fuori concorso” tre mostri sacri, uno dei quali passato a miglior vita, dedicando loro questa speciale Hall of Fame all’interno della nostra Boss Fight.


NOME: Nolan Bushnell

AZIENDA PRINCIPALE: Atari

Se esiste l’industria dei videogiochi, lo dobbiamo a quest’uomo, nato a Clearfield, nello Utah, nel 1943. Nolan Bushnell, ovverosia Mister Atari, è stata la persona in grado di far sviluppare e lanciare il primo videogame commerciale di successo: Pong. Re delle sale giochi, invase poi le case con le sue console, fino a farsi acquisire da Warner, che finì poi con il licenziarlo. Oops. Bushnell avrà anche copiato Pong dal tennis elettronico di Ralph Baer su Odyssey (vero) e Computer Space da Spacewar! di Steve Russell (vero anche questo), però ha avuto il coraggio, la pazzia e la determinazione per inventare un settore intero e far uscire fuori di testa il mondo. Tra le altre cose, è stato il talent scout di un certo Steve Jobs e, una volta sfrattato dalla “sua” Games Industry, ha fatto altri milioni nel settore ristorazione, creando una catena di pizzerie con annesso intrattenimento. E scusate se è poco.


NOME: Hiroshi Yamauchi

AZIENDA PRINCIPALE: Nintendo

Nintendo nasce a Kyoto nel lontano 1889, producendo carte da gioco tradizionali giapponesi, ma è con il suo terzo Presidente, Hiroshi Yamauchi, che arriva ai videogiochi, diventando in breve tempo la realtà più importante e influente del settore, uno status che detiene tuttora, nonostante infiniti rivali abbiano tentato di sottrarle l’ambito trono. Hiroshi Yamauchi, nato nel 1927, eredita l’azienda nel 1949, e accetta solo dopo aver siglato un patto che gli consentiva di licenziare tutti i parenti. Da quel momento, Yamauchi regna in Nintendo come un imperatore: rigido, austero, spietato, ma con un fiuto infallibile. Il suo dominio assoluto arriva fino al 2002, quando passa i suoi poteri a Satoru Iwata, affidandogli la missione di lanciare con successo il DS e il Wii. Un impero, quello di Yamauchi, durato 53 anni, assumendosi la responsabilità personale ed esclusiva di tutte le scelte fatte da Nintendo. Yamauchi si è spento il 19 settembre 2013. Tra i suoi infiniti meriti, egli reclutò Shigeru Miyamoto, il più grande game designer di tutti i tempi, padre di Super Mario e Zelda.


NOME: Gabe Newell

AZIENDA PRINCIPALE: Valve

Volete trovare dei geni e non sapete dove cominciare a cercarli? La risposta è semplice: negli uffici di Valve Corporation, e a partire dalla stanza del boss, Gabe Logan Newell, nato in Colorado nel 1962. Nel 1996, Newell fonda Valve, lanciando due anni dopo Half-Life, una delle opere interattive più importanti, rivoluzionarie e di qualità mai uscite sul mercato, un autentico capolavoro che cambia per sempre il Videogioco. Nel 2003, Newell realizza con Valve un servizio di distribuzione online di videogiochi: è Steam, e il suo successo sarà senza precedenti e senza confini, trasformando l’industria e le abitudini dei consumatori. Con un patrimonio di 3,9 miliardi nel 2021, Gabe Newell è uno dei businessmen della Games Industry più ricchi e di maggior successo. Non è un caso che tutte le (poche) proprietà intellettuali di Valve sono autentiche miniere d’oro e termini di paragone: Counter-Strike, Day of Defeat, Dota, Half-Life, Left 4 Dead, Portal e Team Fortress.

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