Recensione Call of Duty Infinite Warfare

Il 2016 รจ un anno bizzarro. Call of Duty esce ben due volte, con unโ€™edizione inedita ed una rimasterizzata, nella stessa finestra di lancio in cui vengono pubblicati due pesi massimi della concorrenza che si chiamano Battlefield 1 e Titanfall 2. Infinite Warfare, esattamente come Modern Warfare nel 2007, segna un tentativo di innovazione da parte di Infinity Ward, nonostante la pioggia di dislike, odio e critiche subite dal pubblico. Call of Duty Infinite Warfare ci porta per la prima volta nello spazio, quello vero. Esattamente come Modern Warfare, si tratta del primo Call of Duty a spingere verso il futuro, prendendosi oneri e onori dellโ€™essere pioniere. Senza soffermarci troppo sui convenevoli, scendiamo nel dettaglio per esplorare a fondo lโ€™ultima fatica dello studio californiano.

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Infinite Warfare parla di sconfitte e di insuccessi. รˆ uno dei pochi titoli di guerra a non utilizzare il classico personaggio clichรจ che risolverร  ogni conflitto, mettendoci nei panni di un eroe e non di una persona. Il capitano Reyes รจ prima di tutto un idividuo, con i suoi limiti ben evidenti, che emergono in fretta, cosi come (purtroppo) in fretta svanisce la campagna principale. Senza correre troppo a difficoltร  โ€œSoldato/Espertoโ€, vi lascerete alle spalle i problemi di Reyes, dellโ€™astronave Retribution e di Infinite Warfare in circa sette/otto ore. Tuttavia, non siamo qui per parlarvi di ciรฒ che avete giร  letto in migliaia di news, articoli o altro. Siamo qui per dirvi che nonostante tutto, Infinity Ward ha rischiato. Un minimo lo ha fatto. Ha provato a spiccare il volo. Gli sviluppatori si sono buttati a capofitto nello spazio, dandoci la libertร  di impartire ordini, iniziare missioni a nostro piacimento, assaltare stazioni spaziali e recuperare ostaggi. Ma come? La campagna di Call of Duty non รจ il solito corridoio farcito di nemici ed eventi scriptati a cui siamo abituati? No, o almeno non completamente. Infinite Warfare non รจ un open world, ma alcune missioni hanno il sapore sandbox delle sequenze stealth di Batman Arkham o di Metal Gear Solid. La scelta ricade sul giocatore, che รจ rappresentato da Reyes.

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Gli sviluppatori hanno gettato il cuore oltre lโ€™ostacolo, riuscendo perรฒ solamente a metร .

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Il personaggio tratteggiato da Infinity Ward funziona. รˆ plausibile. Come abbiamo scritto poc’anzi non รจ il supereroe di turno; al contrario, ogni giocatore puรฒ immedesimarsi nelle insicurezze del Capitano Reyes, nelle sue paure e nella consapevolezza di non essere all’altezza. Tutto questo accade nel Sistema Solare. Ci troveremo in missione su Marte, sede del nemico su cui ruota lโ€™intero asse della campagna di Infinite Warfare. Attraccheremo stazioni spaziali prossime ad Urano, Nettuno, Giove, Saturno, Venere. I corpi celesti, giganti e maestosi, si staglieranno sul vostro schermo con una potenza inaudita. Tutto ciรฒ che in Destiny ancora fatica ad esserci due anni dopo il lancio, avendo reso esplorabili solamente pochi pianeti del nostro sistema solare e con porzioni piuttosto contenute. Gli sviluppatori hanno gettato il cuore oltre lโ€™ostacolo, riuscendo perรฒ solamente a metร . A completare lโ€™impresa รจ mancato il tocco del maestro, quell’asso nella manica di cui solamente i fuoriclasse dispongono. Il mission design รจ migliore e maggiormente variegato rispetto ad ogni capitolo di Call of Duty. PS4 e Xbox One hanno messo a disposizione degli sviluppatori quelle risorse necessarie per avventurarsi in un trittico di tipologie di design diversi che formeranno lโ€™intero pacchetto di quest secondarie di cui dispone Infinite Warfare. Il Narrative Director, che abbiamo intervistato al Gamescom, ce lo aveva promesso: nell’ultima fatica di Infinity Ward troveremo rapporti piรน approfonditi tra i personaggi e una riflessione piuttosto profonda sullo stato delle relazioni tra uomo e macchina.

Infinite Warfare
Dal punto di vista tecnico, ciรฒ che sorprende รจ la transizione tra cutscene e azione.

Ethan, robot compagno di mille battaglie, sarร  fonte di battute, timori e riflessioni per tutta la campagna da parte di diversi elementi dellโ€™equipaggio. Nello specifico si evolverร  un rapporto umano con Omar, marine che vivrร  con Reyes lโ€™avventura sulla Retribution. Non mancheranno i momenti toccanti, anche grazie ad un character design che si erge sopra le righe e sovrastaย la quasi totalitร  dei precedenti capitoli. Nel complesso, siamo di fronte ad una campagna che non funge da riempitivo, ma che contribuisce ad arricchire un piatto che, a livello contenutistico, รจ ben piรน ricco di quanto non sembri. A concludere la portata (che per molti sarร  solamente lโ€™antipasto), ci pensa la modalitร  Specialista, esperimento 1.0 di una campagna alternativa, realistica, difficile, snervante. Infinity Ward ci ha provato ed ha fatto bene. Peccato per un bilanciamento che dipende interamente dal level design non concepito per una modalitร  simile. In Specialista saremo infatti decisamente piรน vulnerabili, nella misura in cui ogni parte del corpo che ci verrร  colpita avrร  una conseguenza tangibile nel futuro immediato. Prendete un colpo sul braccio destro? Ci cadrร  lโ€™arma primaria e dovremo raccoglierla nuovamente. Un nemico ci spara e prende di striscio lโ€™elmo? Esso si incrinerร  impedendoci di vedere correttamente. Il tutto รจ estremamente affascinante, se non fosse che lโ€™intero map design รจ strutturato attorno ad un approccio classico, costituito dalle quattro difficoltร  standard che Infinity Ward ci mette ogni volta a disposizione. Tuttavia, siamo genuinamente contenti dellโ€™esperimento e speriamo che in futuro venga esplorata ulteriormente una strada simile.

Infinite Warfare_5 WM
Le bocche da fuoco futuristiche rendono disponibili armi laser o cannoni ad energia.

Lโ€™arsenale che abbiamo a disposizione nella campagna รจ similmente lo stesso che avremo online, con un sistema di perk identico a Black Ops III. Sembra assurdo a dirsi, ma รจ il capitolo di Call of Duty con meno righe da scrivere sul multiplayer che, a conti fatti, รจ una riproposizione del sistema visto e rivisto in Black Ops III. Le movenze sono le medesime, il map design รจ similare, ma meno ispirato del capitolo sviluppato da Treyarch. Sono tornate le Super che prendono il posto degli Specialisti. Il team che ha curato il multiplayer ha scelto la strada sicura, senza rischiare. Lโ€™esatto opposto rispetto alla scelta effettuata con la campagna, decisamente piรน di rottura rispetto alla componente online. Unโ€™introduzione degna di nota, dal punto di vista prettamente esports, รจ la barra della vita sopra la testa dei giocatori, di cui vi avevamo giร  parlato nel provato durante la Milan Games Week. Per il resto siamo di fronte ad armi futuristiche, laser, proiettili che rimbalzano, armi craftabili che vi costringeranno a grindare per moltissime ore. Il time to kill basso, il ritmo decisamente incalzante, le mappe a tratti claustrofobiche fanno di Infinite Warfare un capitolo piuttosto anonimo in termini di multiplayer. I combat rig che hanno preso il posto degli Specialisti di Black Ops III non sono cosi ispirati, sia in termini di bilanciamento, sia in termini visivi e di design. Sembra assurdo dirlo per un Call of Duty, ma il piatto forte della casa questโ€™anno รจ composto dalla campagna + Zombie in Spaceland.

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Sterminare orde su orde di Zombie con musiche degli anni โ€™80, un poโ€™ Stranger Things un poโ€™ Vice City, ci ha fatto sognare.

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Questโ€™ultima modalitร  รจ, come ogni volta, un gioco a sรฉ. Si tratta di una classica modalitร  orda che abbiamo imparato a conoscere negli anni dei COD di Treyarch e che finalmente Infinity Ward ha preso in prestito cambiandole lโ€™abito. Zombie in Spaceland prende luogo negli anni โ€™80. Densa di clichรจ, personaggi iconici e volti del grande schermo (qualcuno ha detto David Hasselhoff?), รจ una modalitร  riuscita, con easter egg, percorsi angusti, difficoltร  e colpi di scena. Non รจ giudicabile nella sua interezza perchรฉ, come ben saprete, proseguirร  con i 4 DLC che Activision rilascia ogni anno per Call of Duty. Tuttavia, se il buongiorno si vede dal mattino, siamo di fronte ad unโ€™aggiunta tutto fuorchรฉย secondaria. Sterminare orde su orde di Zombie con le musiche degli anni โ€™80, un poโ€™ Stranger Things un poโ€™ Vice City, ci ha fatto sognare. Restiamo comunque interdetti sulla coerenza โ€œnarrativaโ€ della modalitร  con il pacchetto completo che, trattando il tema del futuristico, si slega abbastanza dal concetto di anni โ€™80, colori accesi e orde di zombie.

 

Insomma, Call of Duty Infinite Warfare non รจ nulla di ciรฒ che vi stavate aspettando. In un anno, il 2016, all’insegna degli sparatutto (DOOM, Overwatch, Battlefield 1, Titanfall 2 eโ€ฆ Modern Warfare Remastered), la produzione Infinity Ward eccelle in quei punti su cui uno scommettitore incallito non punterebbe mai neanche un centesimo: campagna e modalitร  cooperativa. Da un punto di vista prettamente tecnico, Infinite Warfare trova un buon compromesso, tra frame rate, risoluzione e pulizia dell’immagine. Il multiplayer non รจ un fallimento, ma una riproposizione in scala di Black Ops III, con un pizzico di estro creativo in meno rispetto al precedente capitolo. Infinity Ward ha osato, ma riuscendo solamente in parte. Per noi, il prezzo del biglietto รจ comunque piรน che onesto.