Secondo alcune ricerche le donne soffrono la motion sickness di più rispetto agli uomini

Dopo aver letto quanto segue, fra qualche settimana anche la realtà virtuale comincerà ad essere accusata di sessismo, disparità fra uomini e donne, eccetera. Scherzi a parte, sembrerebbe che fin dal debutto di diversi fra i più importanti visori sul mercato, in media le donne soffrano di disturbi legati al movimento in misura maggiore rispetto agli uomini, e da molto tempo ormai ci si chiede continuamente il perché. Questo mistero sembrerebbe essere stato risolto: come suggeriscono alcuni ricercatori, infatti, la chiave sarebbe da ricercare nella differenza di postura, anche se, come vedremo poi, non tutti sono d’accordo. Secondo Thomas Stoffregen, della University of Minnesota, in generale le donne sarebbero maggiormente inclini a soffrire di motion sickness rispetto agli uomini, e sono in corso ricerche per averne conferma anche nell’ambito della realtà virtuale. Le indagini coinvolgono un gruppo composto da 36 persone, divise equamente fra uomini e donne; tutti quanti sono stati messi alla prova con due differenti videogiochi in VR, utilizzando un Oculus Rift.

Resta vivido in noi il ricordo di Here They Lie, un titolo che non faceva quasi nulla per evitare problemi di motion sickness. Ci auguriamo che nel 2017 casi come questo possano essere un lontano ricordo, anche considerato che alcune persone soffrono di simili disturbi in maniera particolare.
Resta vivido in noi il ricordo di Here They Lie, un titolo che non faceva quasi nulla per evitare problemi di motion sickness. Ci auguriamo che nel 2017 casi come questo possano essere un lontano ricordo, anche considerato che alcune persone soffrono di simili disturbi in maniera particolare.

Uno dei due titoli, un po’ più tranquillo nelle meccaniche di gioco, ha causato disturbi soltanto a un paio di persone, mentre l’altro, più movimentato, ha provocato sensazioni di nausea in 14 donne su 18 e solamente in 6 dei 18 uomini. In generale, le donne tendono ad ondeggiare e a compiere micro-movimenti con la testa e con la parte superiore del corpo molto di più rispetto agli uomini, e questa, secondo Stoffregen e il suo team di ricerca, sarebbe la vera e propria radice del problema. Per via della differente struttura fisica, esse possono avvertire un maggior senso di instabilità nel cimentarsi con un’esperienza in VR, e questo può portare (non sempre, ovviamente) a maggiori disturbi. Come per tutte le ricerche, però, non poteva mancare un parere contrario, che in questo caso è arrivato dalla University of Wisconsin: secondo Bas Rokers, uno dei ricercatori qui presenti, il problema non sarebbe legato tanto al sesso dell’utente e alla postura, quanto al modo in cui i cinque sensi si rapportano fra loro e alle informazioni che trasmettono al cervello, che possono entrare in conflitto. Secondo noi, molto più semplicemente, la verità sta nel mezzo. In ogni caso, a prescindere da queste discussioni la motion sickness può presentarsi a chiunque, e sta ai maggiori produttori di headset, ma anche agli sviluppatori, cercare di porvi definitivamente rimedio nel 2017.