Street Fighter 6

I picchiaduro alzano la cresta

Risulta interessante scartabellare tra i risultati di vendita dei videogiochi, perché è possibile a volte scoprire pattern che meritano di essere attenzionati. Dopo l’estrema popolarità vissuta negli anni ’90, col declino delle sale giochi i picchiaduro sono andati a scemare come quota di mercato, con quelli a scorrimento che per un periodo sono quasi scomparsi e quelli a incontri destinati quasi unicamente a un pubblico di appassionati. Eppure, grazie a una “combo” di circostanze, il genere sta alzando la cresta, generando vendite notevoli. Ma come può evolvere questa situazione?


Fighting Street

Non è un mistero che le compilation di giochi anni ’90 vendano bene, dato che intercettano un target demografico in ottima posizione. Quello che stupisce è che c’è fame anche di novità sul genere: i picchiaduro a scorrimento sulla falsa riga di quelli storici sono ricomparsi sul mercato andando incontro a un buon riconoscimento di pubblico (e talvolta anche di critica) ma il dato più inaspettato è che la scena dei fighting game “VS” è tornata molto attiva, con diversi titoli che vendono milioni di copie. E franchise storici che vendono meglio ora di dieci anni fa. Si potrebbe pensare che, in parte, è dovuto al fatto che la scena online si è allargata, le connessioni sono generalmente migliori e i giochi sfruttano sistemi di matchmaking (almeno sulla carta) più performanti e quindi la voglia di primeggiare online è foraggiata. Il mercato si è allargato anche a chi non è esperto o particolarmente abile a destreggiarsi in combinazioni di tasti, tant’è vero che i cosiddetti “comandi moderni” che facilitano l’esecuzione delle mosse speciali sono ormai regolamentari e non più un’eccezione.
Street Fighter 6 e Tekken 8 stanno vendendo molto più velocemente dei diretti predecessori, e questo vale in generale per tutti i recenti sequel di saghe storiche: SF 6 è circa a 4 milioni e mezzo di copie, T8 a più di 3 milioni, Mortal Kombat 1 addirittura a 5 milioni.
Certo, è anche un genere molto particolare, dato che nel corso degli anni si è trasformato in una sorta di live service: Street Fighter V ha continuato a ricevere nuovi combattenti per più di sei anni, grazie al sistema dei Season Pass che oramai è consolidato in ogni titolo della categoria. Ma la presenza di più giochi del genere in contemporanea è un serio problema di concorrenza: bisogna essere attivi e allenarsi costantemente, non sono giochi che finisci e passi al successivo. E quando si spopolano finiscono per morire. La concorrenza è un problema: ecco dunque i personaggi “in visita ufficiale” e gli universi incrociati, per mantenere attiva l’utenza su più fronti.

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