Recensione The Walking Dead: A New Frontier – Episodio 1 e 2

Il momento tanto atteso è arrivato: da oggi la terza stagione di Telltale The Walking Dead ha inizio. A New Frontier, questo il sottotitolo scelto dalla software house, parte subito con il botto, regalando agli utenti non uno, bensì due episodi. Per gli amanti della serie, tornare nell’inferno post-apocalittico in cui abbiamo conosciuto Clementine è di per sé meraviglioso e, una volta raddoppiati i contenuti al lancio, il sorriso è apparso sulle nostre facce. Quest’oggi noi di VMAG vi parleremo del lavoro targato Telltale Games, siete pronti a scoprire se l’obiettivo è stato centrato ancora una volta?

Ripartiamo dalla fine della seconda stagione: sono stati sicuramente Clementine e il neonato AJ a chiudere la scena anni fa, mentre altri personaggi potrebbero essere rimasti in base alle vostre scelte. Una volta importati i nostri salvataggi, ci siamo ritrovati in una comune cittadina americana nella quale una famiglia originaria dell’America Latina viveva tranquillamente. Al ritorno a casa di un tale Javier scopriamo che il padre di quest’ultimo è morto e, dopo una sessione di dialogo, conosciamo tutti i parenti nella zona. Pochi minuti bastano, dopodiché il vecchio appena deceduto pensa bene di tornare nel mondo dei vivi per ferire due individui: da giocatori esperti sappiamo già a cosa andranno in contro, ma i personaggi no. Grazie a questo escamotage capiamo che, almeno in questo momento, l’epidemia è appena scoppiata, ecco spiegate anche le strade bloccate di cui avevamo sentito parlare poco prima.

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Javier e Clementine sono i veri protagonisti della serie.

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A questo punto la famiglia si separa in due automobili, dandosi l’appuntamento all’ospedale dove, con ogni probabilità, non arriveranno mai. Scena nera, caricamento e Telltale ci catapulta nel presente, quello infestato da non-morti pronti a farci diventare il loro pranzo. Javier è ancora vivo e al suo fianco ci sono Kate, seconda moglie del suo fratello, Gabe e Mariana, entrambi nipoti del nostro personaggio, tutti pronti a fuggire da un’orda di walkers che si sta avvicinando sempre più. La storia vera e propria inizia esattamente da qui, ovvero dal momento in cui ci fermiamo per rifornirci di viveri e benzina: uno scontro con una banda di malviventi chiamate The Frontiers ci consentirà di incontrare Clementine e mettere piede a Prescott, cittadina creata da alcuni sopravvissuti.

Clementine e Javier non andranno sempre d'accordo.
Clementine e Javier non andranno sempre d’accordo.

Quello che ha portato The Walking Dead e Clementine al successo in questi anni è sicuramente il comparto emotivo. La bambina impaurita della prima stagione ben accudita da Lee ha lasciato spazio nella season 2 a un personaggio determinato a sopravvivere, anche a costo di rinunciare a qualcuno a lei caro. New Frontier ci mostra un’adolescente distaccata, che quasi non crede più nel genere umano, ma comunque in grado di far provare sentimenti contrastanti all’utente. Da quanto abbiamo potuto vedere in questi primi due episodi, il team di sviluppo ha ben lavorato sul lato emotivo, tirando fuori dal cilindro una scena in particolare capace di far fermare il cuore del giocatore per qualche attimo. Sono bastate tre ore per chiarire ogni dubbio: in The Walking Dead, per quanto crudo sia, tutto può accadere.

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Anche questa volta ci sarà poca azione e tanto dialogo.

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Per quanto riguarda il gameplay, siamo molto vicini a quanto offerto nella season 2. Di nuovo ci sono soltanto delle sottigliezze e questo, purtroppo, ci ha deluso non poco: la serie di Batman ha portato tante innovazioni e almeno un paio le avremmo volentieri accolte in The Walking Dead, ovviamente adattate all’ambientazione. Non avremo difficoltà con i quick time event, sempre più lunghi e facili da prevedere, mentre alcuni dialoghi a tempo richiederanno più di qualche secondo per ragionare e ci siamo trovati spesso a rispondere proprio in prossimità della fine.

I walkers sono tornati più morti che mai!
I walkers sono tornati più morti che mai!

Come anticipato nei mesi precedenti, avremo l’opportunità di giocare sia nei panni di Javier che in quelli di Clementine. Il primo, almeno in queste fasi, lo guideremo durante il normale svolgimento della storia, mentre prenderemo il controllo della seconda in alcuni flashback fondamentali per scoprire cosa è successo a lei e AJ tra la fine della seconda stagione e l’inizio della terza. Non sappiamo se, con il passare degli episodi, cambierà qualcosa, ma speriamo che Telltale Games decida di dare più spazio a Clementine: non per demeriti di Javier, ma perché ci sono ancora tante questioni in sospeso che ci portiamo avanti da due anni.

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Il motore grafico rinnovato è una gioia per gli occhi.

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Tecnicamente parlando, il miglioramento dal punto di vista estetico è tangibile: il motore grafico è di un altro livello rispetto alla season 2, tanto che neppure Batman riesce a reggere il confronto; giocando su PC, siamo riusciti a tenere i 60 FPS senza imbatterci nel minimo calo di frame. Ciò che forse poteva essere resa meglio è sicuramente Prescott, città di cui abbiamo potuto vedere soltanto qualche frammento che non ci ha colpito particolarmente. Per quanto riguarda il sonoro, come al solito riconosciamo il grugnito dei walkers prima di vederli sullo schermo, ma le voci dei protagonisti e le loro bocche non sono ancora sincronizzate come dovrebbero, è tempo di limare questo dettaglio.

In conclusione, i primi due episodi di The Walking Dead: A New Frontier sono un nuovo inizio per la serie targata Telltale e, per quanto visto, lo standard rimane altissimo. Non serve un gameplay solito, ma basta una profondità narrativa elevata per dimostrare il reale valore di un’opera. Clementine è maturata splendidamente e la famiglia di Javier non fa altro che arricchire l’offerta della software house. Certo, un riferimento all’omonima serie televisiva poteva essere evitato, ma se questo è uno dei problemi principali, Telltale Games ha fatto centro. Noi di VMAG non possiamo fare altro che consigliare a tutti di acquistare il titolo, tenendo a mente che le due precedenti stagioni sono fondamentali per poter cogliere al 100% ogni riferimento e personalizzare l’esperienza. Per il momento, non c’è altro da dire, dunque è tempo di procurarci delle scorte prima che arrivi la prossima orda di non morti.