Denis Dyack ci parla dell’origine di Eternal Darkness

Denis Dyack, Chief Creative Officer di Quantum Entaglement Entertainment ha tenuto diversi speech in quel del GameRome, evento conclusosi lo scorso 13 novembre. In questi talk, Dyack ha sottolineato l’importanza della creatività, dell’innovarsi, dell’utilizzo di nuovi mezzi nel nostro medium. Inoltre, come ci ha ricordato nell’intervista, l’industria deve cambiare. I ritmi lavorativi andrebbero rivisti, molte software house non possono continuare a produrre in continuazione con delle scadenze allucinanti dovendo collaborare con team enormi da trenta, quaranta, o addirittura sessanta persone. Il punto di vista di Denis Dyack su questa specifica parte del dietro le quinte dello sviluppo è estremamente interessante e per spiegarlo, tira in mezzo Eternal Darkness: Sanity’s Requiem, regalandoci qualche aneddoto della sua nascita.

Tutto parte da Resident Evil 2. Il titolo Capcom ha “costretto” Dyack a passare tutta la notte per completarlo ed è la fonte d’ispirazione primaria per Eternal Darkness: Sanity’s Requiem. Il creative director rimase estasiato dall’esperienza di Resident Evil 2 e convinse il suo partner dell’epoca di abbozzare un design per un prodotto similare, ma che andasse a limare i problemi di RE2, cercando di utilizzarne meglio la telecamera. Dyack ha spiegato a lungo gli escamotage che il team è riuscito a creare per rendere la camera di gioco quanto più moderna possibile, riuscendo a fare ciò che il titolo Capcom faceva solamente a metà.  Per concludere, il designer ha parlato dell’importanza di giocare ai videogiochi e delle feature chiave che ha inserito in Eternal Darkness: Sanity’s Requiem. Prima di tutto, come avrete letto qualche riga più su, senza Resident Evil 2 probabilmente non avremmo mai avuto modo di vedere Eternal Darkness, e qui ritorna l’importanza del giocare. Detto questo, il prodotto giocava fortemente con il meta linguaggio tramite il concetto di follia lovecraftiana (che potete vedere nel video sopra), anche più di quanto fece Hideo Kojima con Metal Gear Solid e Metal Gear Solid Sons of Liberty.